Presentazione libro "Handling the Circling"
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https://youtu.be/OJWnyOBQHKI
Meditate gente meditate
Ps come ha Detto Doves:ma se anche a Kathmandu c'e una RNAV ma possibile che ancora andiamo a fare dei circling?
Persino in Pakistan ci sono, e poi ci lamentiamo
Meditate gente meditate
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Buongiorno a tutti.
Approfitto di questa discussione per ringraziare quegli equipaggi (AZ, IG e 8I) che in tutti questi anni mi hanno deliziato (e continuano a farlo) con il circling sulla 28 di LICA.
L'ultimo il 4 febbraio scorso (A319 AZ), con la vista del 737 FR in attesa di decollo in testata pista 28 che inizia la sua corsa mentre noi eravamo sottovento.
In particolare per il volo 8I (preso una volta sola da LIPE) il Comandante del volo si premunì di informarci che avremmo fatto un avvicinameno "un po' militaresco".
La mia compagna mi chiese cosa voleva dire e le risposi:"Adesso capirai perché ho insistito al check-in per avere i posti a sinistra, goditi lo spettacolo!"
Buon vento a tutti
Ulxima
Approfitto di questa discussione per ringraziare quegli equipaggi (AZ, IG e 8I) che in tutti questi anni mi hanno deliziato (e continuano a farlo) con il circling sulla 28 di LICA.
L'ultimo il 4 febbraio scorso (A319 AZ), con la vista del 737 FR in attesa di decollo in testata pista 28 che inizia la sua corsa mentre noi eravamo sottovento.
In particolare per il volo 8I (preso una volta sola da LIPE) il Comandante del volo si premunì di informarci che avremmo fatto un avvicinameno "un po' militaresco".
La mia compagna mi chiese cosa voleva dire e le risposi:"Adesso capirai perché ho insistito al check-in per avere i posti a sinistra, goditi lo spettacolo!"
Buon vento a tutti
Ulxima
Last edited by ulxima; 18th Feb 2018 at 10:34. Reason: Corretto "Comanante" in "Comandante"
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Abbiate pazienza se riporto in auge questo vecchio thread, ma dopo aver sentito e letto alcuni commenti trovo che riportare qualche considerazione sia utile e magari può stimolare una discussione dalla quale potremmo imparare qualcosa in più tutti quanti.
In primis, parto dal concetto che confrontare una procedura strumentale pubblicata in AIP, specialmente una NPA, con una cartina LIDO o Jeppesen è un pò come mescolare capre e cavoli.
Dal punto di vista commerciale, nessuna Compagnia TPP vola usando cartine AIP. Ciò perché quest’ultime non hanno mai avuto una valenza operativa, quanto piuttosto quella di ottemperare all’obbligo dello Stato di promulgare la obstacle clerance altitute (OCA) in accordo all’annesso 15 e 4 ICAO, all’ICAO Doc. 8697 ed all’ICAO Doc. 8168 parte I&II.
La OCA stabilisce il limite sotto il quale non si scende. Per calcolarlo c’è bisogno di un “datum point” che deve essere stabilito per ogni procedura.
Se parliamo di un ILS il discorso è abbastanza semplice, visto che so perfettamente dove la guida verticale della procedura mi porterà. Nel caso di un circling forse lo è addirittura di più visto che devo solo conoscere se opero in ambito ICAO o TERPs per stabilire la minima ed il metodo con cui vengono stabilite le aree di protezione.
Nel caso di una NPA, che sia una VOR, NDB o quant’altro, dove altro posso stabilire il mio datum point se non sulla radio-assistenza che serve la procedura? I motivi mi sembrano lapalissiani, se non altro - ad esempio - per evitare di dover sospendere la procedura e ricalcolare la OCA qualora si dovessero fare lavori sulla pista e spostarne la testata.
É legale? si, anzi, è alla base della legalità. É pratico? non proprio, perché bisogna fare in alcuni casi (non tutti) alcuni passaggi aritmetici in più. Ma non è la praticità l’obiettivo di queste cartine; l’obiettivo è quello di stabilire una minima sotto la quale non si possa andare, pena infrangere le separazioni minime con gli ostacoli o con il terreno. Alla praticità invece ci pensano le Compagnie commerciali come LIDO, Jeppessen, etc le quali, vendendo i loro prodotti, prendono le cartine pubblicate in AIP con le relative OCA e rielaborano rendendole più “pratiche” ai fini dell’utilizzo operativo ed assicurandosi che in alcun modo le minime MDA/DA(H) sforino quelle stabilite dall’Autorità col calcolo della OCA.
Va da se che i gradienti, gli angoli e le traiettorie non cambiano rispetto a quelli promulgati dall’Autorità dello stato, semplicemente in alcuni casi può cambiare la loro proiezione sul piano orizzontale per renderli più “volabili” senza troppi passaggi aritmetici. Ed è anche il motivo per cui nessun operatore commerciale vola con cartine AIP, ma tutti si rivolgono ai maggiori editori commerciali, spesso anche con contratti di “costumizzazione”.
Riguardo poi all’uso del cronometro ed al concetto di MDA; premesso che a bordo il cronometro esiste ed ognuno lo usa come meglio crede e ben venga il suo utilizzo per aumentare la propria situational awarness, è però un dato di fatto che sarebbe un errore considerarlo uno strumento “primario” alla luce del fatto che ormai un pò ovunque si sta implementando il concetto di DA nelle NPA, e che quindi il concetto di dive and drive verrà pressoché superato un pò ovunque (ICAO Doc 8168 dall’ emend. 3 in poi integralmente recepito nella EASA OPS 1.430 tramite CR 589/2008):
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32008R0859&from=EN.
Che piaccia o no, razzolare in volo orizzontale fino al MAP alla minima alla Vapp e completamente configurati e magari in condizioni di visibilità marginali è più pericoloso che volare un circling, qualsiasi sia la minima.
In primis, parto dal concetto che confrontare una procedura strumentale pubblicata in AIP, specialmente una NPA, con una cartina LIDO o Jeppesen è un pò come mescolare capre e cavoli.
Dal punto di vista commerciale, nessuna Compagnia TPP vola usando cartine AIP. Ciò perché quest’ultime non hanno mai avuto una valenza operativa, quanto piuttosto quella di ottemperare all’obbligo dello Stato di promulgare la obstacle clerance altitute (OCA) in accordo all’annesso 15 e 4 ICAO, all’ICAO Doc. 8697 ed all’ICAO Doc. 8168 parte I&II.
La OCA stabilisce il limite sotto il quale non si scende. Per calcolarlo c’è bisogno di un “datum point” che deve essere stabilito per ogni procedura.
Se parliamo di un ILS il discorso è abbastanza semplice, visto che so perfettamente dove la guida verticale della procedura mi porterà. Nel caso di un circling forse lo è addirittura di più visto che devo solo conoscere se opero in ambito ICAO o TERPs per stabilire la minima ed il metodo con cui vengono stabilite le aree di protezione.
Nel caso di una NPA, che sia una VOR, NDB o quant’altro, dove altro posso stabilire il mio datum point se non sulla radio-assistenza che serve la procedura? I motivi mi sembrano lapalissiani, se non altro - ad esempio - per evitare di dover sospendere la procedura e ricalcolare la OCA qualora si dovessero fare lavori sulla pista e spostarne la testata.
É legale? si, anzi, è alla base della legalità. É pratico? non proprio, perché bisogna fare in alcuni casi (non tutti) alcuni passaggi aritmetici in più. Ma non è la praticità l’obiettivo di queste cartine; l’obiettivo è quello di stabilire una minima sotto la quale non si possa andare, pena infrangere le separazioni minime con gli ostacoli o con il terreno. Alla praticità invece ci pensano le Compagnie commerciali come LIDO, Jeppessen, etc le quali, vendendo i loro prodotti, prendono le cartine pubblicate in AIP con le relative OCA e rielaborano rendendole più “pratiche” ai fini dell’utilizzo operativo ed assicurandosi che in alcun modo le minime MDA/DA(H) sforino quelle stabilite dall’Autorità col calcolo della OCA.
Va da se che i gradienti, gli angoli e le traiettorie non cambiano rispetto a quelli promulgati dall’Autorità dello stato, semplicemente in alcuni casi può cambiare la loro proiezione sul piano orizzontale per renderli più “volabili” senza troppi passaggi aritmetici. Ed è anche il motivo per cui nessun operatore commerciale vola con cartine AIP, ma tutti si rivolgono ai maggiori editori commerciali, spesso anche con contratti di “costumizzazione”.
Riguardo poi all’uso del cronometro ed al concetto di MDA; premesso che a bordo il cronometro esiste ed ognuno lo usa come meglio crede e ben venga il suo utilizzo per aumentare la propria situational awarness, è però un dato di fatto che sarebbe un errore considerarlo uno strumento “primario” alla luce del fatto che ormai un pò ovunque si sta implementando il concetto di DA nelle NPA, e che quindi il concetto di dive and drive verrà pressoché superato un pò ovunque (ICAO Doc 8168 dall’ emend. 3 in poi integralmente recepito nella EASA OPS 1.430 tramite CR 589/2008):
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32008R0859&from=EN.
Che piaccia o no, razzolare in volo orizzontale fino al MAP alla minima alla Vapp e completamente configurati e magari in condizioni di visibilità marginali è più pericoloso che volare un circling, qualsiasi sia la minima.
Last edited by EI-PAUL; 16th Jun 2018 at 20:05.
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Penso di non aver mai letto una discussione più bella, affascinante ed edificante di questa!!!
per rispondere al Cpt. Giannipilota, si, se ho 2400m di visibilità riportata(prevalente) e la cartina riporta 2400, inizio l'avvicinamento!
Nella mia compagnia si fanno circling tutti i giorni, diciamo che dalla base in poi ci vuole un pò di estro e fantasia, l'estate scorsa ho fatto L'ILS 01 circling 19 a Perugia, dove si rompe a sinistra(quindi FO). Io sto seduto dall'altra parte e devo dire che non è stata proprio una sensazione bellissima fare quell'avvicinamento.
Si dice che presto codificheranno i circling negli FMC....ma non dovrebbe essere una manovra a vista sotto regole IFR???
Complimenti a tutti!
per rispondere al Cpt. Giannipilota, si, se ho 2400m di visibilità riportata(prevalente) e la cartina riporta 2400, inizio l'avvicinamento!
Nella mia compagnia si fanno circling tutti i giorni, diciamo che dalla base in poi ci vuole un pò di estro e fantasia, l'estate scorsa ho fatto L'ILS 01 circling 19 a Perugia, dove si rompe a sinistra(quindi FO). Io sto seduto dall'altra parte e devo dire che non è stata proprio una sensazione bellissima fare quell'avvicinamento.
Si dice che presto codificheranno i circling negli FMC....ma non dovrebbe essere una manovra a vista sotto regole IFR???
Complimenti a tutti!
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Si dice che presto codificheranno i circling negli FMC....ma non dovrebbe essere una manovra a vista sotto regole IFR???
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Immagino ricordiate che otto anni e mezzo fa ho iniziato a sollecitare un cambiamento delle visibilità minime del circling. Più che altro insistetti riguardo ai velivoli di categoria C. Vengono indicati 2400 metri quali sufficienti per avvicinamento ed atterraggio nelle tabelle.
Vi ricorderete ( ma potete scorrere i post precedenti ) delle prese in giro, dell’incredulità, di coloro che ritenevano sufficiente un foglietto per racchiudere quanto è necessario conoscere per effettuare in sicurezza un circling.
Ora EASA ha studiato, finalmente, il problema e stà variando con l’intenzione di portare la visibility minima a 3400 metri.
Allora avevo ragione. O NO!
Potete leggervi il Draft AWO in PDF, scaricabile a questo link:
https://www.easa.europa.eu/community...her-ops-manual
Ma la cosa non è finita.
Per raggiungere tale risultato, indicano l’allontanamento ( tratto tra ABM THR e inizio Base-Turn ) di appena 5 secondi.
Ciò porta il velivolo a ritrovarsi, al termine della Base-Turn, ad appena 729 metri dalla THR.
A tale distanza il velivolo ( lungo uno slope standard di 3 gradi ) si troverà a 175 ft di altezza e avrà 10 secondi per sorvolare la THR a 50 ft.
Sempreché: il Bank sia stato mantenuto costante, non ci sia vento o peggio raffiche trasversali, la discesa sia stata iniziata al punto giusto e mantenuta lungo lo slope ideale di 3°, non vi siano elementi meteo avversi.
Ricordo i valori minimi di inizio stabilized approach indicati dalle Authority in proposito:
500ft - FAA AIM – Fig. 5.4.22 – Page 5-4-46;
- FAA AC – 120-71° Appendix 2 – Page 1;
- ICAO DOC 8168 vol 1 – Cap. 3 3.3b – Page III-4-3-1
300 ft - Flight Safety Foundation ALAR Breafing Note – 7.1 point 8.
Voi ritenete sufficienti: la visibilità, l’altezza dell’inizio Finale, i secondi a disposizione indicati da EASA, per eventuali aggiustamenti?
Sarebbe interessante e gradito ricevere i vostri commenti
Giannipilota
Vi ricorderete ( ma potete scorrere i post precedenti ) delle prese in giro, dell’incredulità, di coloro che ritenevano sufficiente un foglietto per racchiudere quanto è necessario conoscere per effettuare in sicurezza un circling.
Ora EASA ha studiato, finalmente, il problema e stà variando con l’intenzione di portare la visibility minima a 3400 metri.
Allora avevo ragione. O NO!
Potete leggervi il Draft AWO in PDF, scaricabile a questo link:
https://www.easa.europa.eu/community...her-ops-manual
Ma la cosa non è finita.
Per raggiungere tale risultato, indicano l’allontanamento ( tratto tra ABM THR e inizio Base-Turn ) di appena 5 secondi.
Ciò porta il velivolo a ritrovarsi, al termine della Base-Turn, ad appena 729 metri dalla THR.
A tale distanza il velivolo ( lungo uno slope standard di 3 gradi ) si troverà a 175 ft di altezza e avrà 10 secondi per sorvolare la THR a 50 ft.
Sempreché: il Bank sia stato mantenuto costante, non ci sia vento o peggio raffiche trasversali, la discesa sia stata iniziata al punto giusto e mantenuta lungo lo slope ideale di 3°, non vi siano elementi meteo avversi.
Ricordo i valori minimi di inizio stabilized approach indicati dalle Authority in proposito:
500ft - FAA AIM – Fig. 5.4.22 – Page 5-4-46;
- FAA AC – 120-71° Appendix 2 – Page 1;
- ICAO DOC 8168 vol 1 – Cap. 3 3.3b – Page III-4-3-1
300 ft - Flight Safety Foundation ALAR Breafing Note – 7.1 point 8.
Voi ritenete sufficienti: la visibilità, l’altezza dell’inizio Finale, i secondi a disposizione indicati da EASA, per eventuali aggiustamenti?
Sarebbe interessante e gradito ricevere i vostri commenti
Giannipilota