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View Full Version : Soluzione che legalizza i contratti FR in Italia


pilotaryan
28th Aug 2014, 13:06
Il collega zxccxz in un altra discussione ha affermato:

Sempre versato e dichiarato tutto in italia, prelevo al bancomat sotto casa.


Faccio dichiarazione doppia ita - irl tutti gli anni, ricevo stipendi in ita, contributi irl con granfather rights (come previsto da eu465).
Aggiungo che invece di dichiarare solo i voli nazionali dichiaro TUTTO in italia anche se da accordo bilaterale non sarei tenuto a farlo, proprio per evitare problemi per due spicci in piu'/meno da pagare.

Vorrei quindi approfittare del fatto che lui abbia trovato una soluzione legale per far si che tutti noi possiamo seguire il suo esempio e tirarci fuori da questa empasse nella quale la maggior parte di noi si trova.

Quindi dichiari tutto in Italia usando l'art. 51 del tuir che stabilisce imponibile al 50% delle ore volate e diarie tax free? Tale articolo si può applicare solo a contratti italiani e non a piacimento come fa più comodo. Oppure dichiari l'intero importo senza usufruire dell'art. 51?
Le convenzioni sulle doppie imposizioni prevedono solo che non si venga tassati 2 volte sullo stesso importo, dichiarando in 2 stati dalle aliquote differenti significa che si finisce pagando l'aliquota che delle 2 è più alta ed eventualmente dividendo le tasse tra i due stati.

Se l'accordo prevede una distinzione fiscale tra i voli nazionali e quelli internazionali e tu però preferisci pagare tutto comunque in Italia non c'è il rischio che gli irlandesi possano recriminare la parte internazionale come peraltro stabilisce il Finance Act del 2011?
Finance Act 2011, Section 16 (http://www.irishstatutebook.ie/2011/en/act/pub/0006/sec0016.html)

Dici di utilizzare i "grand father rights" grazie ai quali continui a pagare i contributi in Irlanda però vivi e paghi le tasse in Italia.
Come fai ad ottemperare agli obblighi di consiglio di amministrazione annuali previsti dallo statuto irlandese sulle Ltd?
Nel caso di contestazione da parte della AdE circa il tuo centro di interessi in italia come giustifichi la gestione di un business irlandese attraverso il quale svolgi il tuo lavoro in Italia evadendo la corporate tax ?
I grand father rights hanno una validità massima di 10 anni a meno che non avvenga un cambiamento contrattuale o di base etc; i contratti BRK/STR sono di 5 anni, come risolvi la questione contributiva al rinnovo del tuo contratto in scadenza?
La tua Ltd come ottempera alle disposizioni del' art. 38 contenute nel decreto sviluppo d 2012 che stabilisce in maniera inequivocabile la residenza fiscale e contributiva di una azienda che opera nel settore aeronautico?

Attendo risposte, grazie.

liftman
28th Aug 2014, 16:37
...prendo atto sull'altro thread del tutto e vediamo di parlare di cose serie ok.:ok:

Ci sono cose che non capisco nel senso...contractors self employed ecc ecc nel mondo dei piloti esistono da sempre.

Ora, che io sapessi, è sempre stato che la compagnia X ti da tot soldi, poi sta al singolo essere in regola con tasse e contributi. ( e parlo solo di tasse e contributi, non conosco la normativa per la gestione di Ltd irlandese)

Nel caso delle tasse esistono accordi bilaterali per cui il singolo versa un tot nel paese fiscale della compagnia e un tot dove il singolo ha il proprio "centro di interesse". ( lasciando stare distinzione tra tratte nazionali e non, nel senso pago le tasse un po' qui e un po' lì sul LORDO TOTALE che percepisco) Sempre il singolo provvede poi, a versare i contributi per un'eventuale pensione ( se mai ci sarà...). Se già iscritto al fondo volo li versa lì, altrimenti nella gestione separata INPS come libero professionista.

Che mi sono perso?

Certo in questo modo, e facendo le cose per benino, ovviamente il "salario" percepito non è che sia poi così tanto..

pilotaryan
28th Aug 2014, 16:56
Liftman ti ringrazio per l'intervento ma vorrei aspettare le risposte del collega zxccxz che sicuramente avrà approfondito i vari argomenti sui quali ho chiesto chiarimenti.


Per quanto riguarda la tua analisi vorrei risponderti con l'attenta lettura del seguente documento redatto dalle autorità irlandesi sulla definizione di employed (dipendente) e self-employed (contractor) ai punti 3, 4 e 5 dalla quale risulta chiaramente che i piloti FR sono palesemente dipendenti e non contractors ed infatti, da qualche anno a questa parte, FR ha cancellato quel tipo di contratti costringendo i piloti a divenire direttori delle proprie srl.
http://www.revenue.ie/en/tax/it/leaflets/tax-social-insurance-guide.pdf

Ma aspettiamo il collega per chiarimenti.

flydive1
28th Aug 2014, 16:59
Esatto Liftman, questa è la situazione di tutti i contractors che conosco.

Credo che la differenza sia che alcuni, pur essendo contractors, vorrebbero che fosse la compagnia che li fa volare a pagare tasse e contributi.

E questo naturalmente senza che il loro salario sia intaccato.

marcoBCN
28th Aug 2014, 17:08
Intanto grazie per queste info:D
Non mi è chiara una cosa.. RYR non invia la "tipica" busta paga ma soltanto un bonifico?

pilotaryan
28th Aug 2014, 17:18
Flydive, leggiti il documento che ho postato poco sopra perché qui si mette in dubbio la posizione stessa dei piloti Ryan come contractors.
Ciò avveniva fino ad un paio di anni fa quando è stata la stessa Ryan a costringere, in fase di rinnovo, i piloti ad aprire delle srl invece di considerarli semplici self employed (contractors) perché la loro posizione legale era assolutamente incompatibile con quella di un libero professionista ma del tutto compatibile invece con quella di dipendente.

Quindi essere un contractor in Ryan non era legalmente corretto ed oggi si è passati a company directors a capo di srl; e quindi si apre un altro capitolo legale sul quale vorrei risposte da zxccxz.

flydive1
28th Aug 2014, 17:24
Ho sempre detto che la posizione di contractor Ryanair, che lavora per un unico cliente è piuttosto discutibile.

Ciò non toglie che se considerato tale, sta allo stesso comportarsi come tale, riguardo tasse e contributi.

pilotaryan
28th Aug 2014, 17:28
Flydive qui si sta cercando di sviscerare gli aspetti legali di una vicenda che sta diventando il cancro del nostro mestiere, nel documento del revenue irlandese che ho postato sopra si evince senza nessun dubbio che i piloti FR ( e più generalmente i piloti di aviazione commerciale) non possono essere considerati contractors e quindi qualsiasi cosa facciano con tasse e contributi si trovano comunque un una situazione di illegalità.

Come si spiega altrimenti il fatto che la stessa Ryan abbia costretto tutti ad aprirsi delle srl?

pilotaryan
28th Aug 2014, 21:09
Vedo che il collega zxccxz risponde senza risparmiarsi sulla vicenda di eindoven ma è ancora latitante in questa discussione che, senza voler sminuire le altre, trovo di vitale importanza per capire quello che ci sta succedendo ed eventualmente prevedere quello che ci succederà.
Ma immagino stia raccogliendo dati ed idee e che presto verrà qui a spiegarci come si è organizzato negli anni per poter vivere sonni tranquilli e soprattutto legali.

liftman
28th Aug 2014, 21:42
PilotaRyan, in attesa del collega io intanto provo a spiegare, prenderò ad esempio il tuo caso in maniera da comprendersi. Chiedo scusa se il post risulterà lungo e/o complicato ma proverò a essere il più chiaro possibile.

Dunque, ogni compagnia aerea stipula dei "contratti di servizio" con i vari fornitori aeroportuali, che siano essi carburante,catering, pulizie ecc.
Abbiamo quindi giuridicamente due società, la compagnia aerea e il fornitore di servizi, che a fronte appunto dei servizi resi riceverà una certa somma di denaro per la quale provvederà ad emettere fattura.
Nel caso in questione, posta l'illegalità dei contractors come tu hai riportato, la compagnia ha "estremizzato" il concetto e ha fatto diventare i piloti "società" fornitrice di servizi, in questo caso di pilotaggio.

In sostanza, la compagnia stipula un contratto con la "PilotaRyan Ltd" per la fornitura di servizi di pilotaggio. Nel contratto di servizio verranno specificati tutti gli obblighi che "PilotaRyan LTD" dovrà soddisfare e MANTENERE pena decadenza del contratto.

Ora, a fronte di questo contratto di servizio, la "PilotaRyan LTD" riceverà un compenso LORDO annuale pari a tot, per il quale verrà emessa fattura ( e sono quasi pronto a scommettere che il commercialista Irlandese è proprio quello che fa e magari tu non lo sai...). Sono quasi certo che questo compenso LORDO ANNUALE a voi viene girato sotto forma di tipo busta paga mensile per capirsi.
Cmq, dal punto di vista giuridico/legale la compagnia così è coperta sotto tutti i punti di vista e ha "girato" tutti i "rischi di impresa" sulla LTD

Il problema diventa della "Pilota Ryan LTD" perchè:

1) Dovrà adempiere a tutta la normativa prevista per la tenuta della LTD irlandese ( immagino bilancio o roba simile, assemblea ecc ecc)..e sono pronto a scommettere che a fronte di "problemi" con "qualcuno" la compagnia ti dice che non sei in regola con quanto previsto dalla normativa irlandese ergo il tuo contratto di fornitura servizi decade ( ossia "licenziato")

2) Dovrà pagare tasse e contributi su quanto ricevuto in compenso a fronte dei suoi servizi.

Ora, a fronte del compenso, la "pilota Ryan LTD" con SEDE in Irlanda pagherà una parte delle tasse e contributi in Irlanda essendo la società li iscritta, e in virtù degli accordi bilaterali un'altra parte nel paese di residenza del "proprietario" della LTD.

Qualunque comportamento della "Pilota Ryan LTD" difforme da questo è sanzionabile, la prova le cartelle esattoriali ricevute dai singoli ( contractors se non erro) cmq. responsabili allo stesso modo come spiegato sopra.

Hope this helps :ok:

pilotaryan
28th Aug 2014, 22:30
Apprezzo il tuo impegno liftman, ma rimango in trepidante attesa che il collega zxccxz ci dica come fa visto che qui discutiamo di opinioni mentre lui le cose le FA.

Comunque la tua analisi è abbastanza logica però con le seguenti considerazioni:
1- abbiamo innanzitutto appurato che il sistema precedente alle Ltd (fino ad un paio di anni fa) era illegale perché i contractors sarebbero dovuti essere dipendenti e già qui per molti si parla di anni di illegalità.
2- la situazione attuale prevede invece che i piloti siano direttori delle loro LTD straniere ed al contempo piloti per Ryan basati in Italia, ma di cosa si occupano queste LTD da un punto di vista giuridico? Di fornitura di manodopera e tale attività in Italia è rigidamente regolamentata dalla legge e Le Ltd non hanno i requisiti richiesti dalla normativa ne' tantomeno sono registrate presso il ministero.Stiamo parlando di aziende come Adecco e manpower per capirci. Quindi queste LTD svolgono un'attività sul suolo italiano che non potrebbero svolgere.
3- il concetto di avere una Ltd in Irlanda quando il proprio centro di interessi non è in Irlanda perché si vive e si è basati in Italia ed il lavoro svolto per conto della Ltd si svolge nella sua interezza non in Irlanda ma in Italia rende illegale la struttura stesa della Ltd perché si tratta di pura e semplice evasione fiscale a livello aziendale ed eventualmente anche contributiva se ,per qualche motivo grazie a questa struttura, si evita la contribuzione italiana. Perché non esistono solo le tasse dovute del direttore della Ltd o dal pilota che poi sono la stesa persona ma anche quelle dovute dall' azienda alla AdE.


P.S.: l'indagine e le cartelle esattoriali che sono state spedite ai piloti riguardavano paradossalmente non i contractors ma i dipendenti Ryan quindi figuriamoci cosa succederà quando esploderà la bomba dei contractors/Ltd etc

liftman
29th Aug 2014, 11:59
sul punto 1 ci siamo concordo

sul punto 2 è da vedere, se è prestazione di manodopera concordo, se è "fornitura di servizi" no quella si può fare ovunque ( esempio tipo ditta irlandese gestita da italiano che fornisce servizi catering in Spagna)

sul punto 3 con la doppia tassazione, ovviamente a tuo carico, dovresti essere a posto.

pilotaryan
29th Aug 2014, 12:24
Le LTD non forniscono un servizio ma manodopera. Il pilota , per poter svolgere il proprio lavoro in FR , deve obbligatoriamente passare una selezione, addestramento inizIale, addestramento periodico , essere messo ufficialmente nel AOC della compagnia con una funzione ben specifica (comandante, primo ufficiale , istruttore etc), sottostare individualmente a limiti di servizio giornalieri/mensili/annuali ed altre caratteristiche che lo rendono non sostituibile. La LTD offre quindi la prestazione di un individuo ben specifico e non un servizio generico.

Per quanto riguarda essere direttori di una azienda che fornisce manodopera in Italia ma paga la corporate tax in Irlanda si prospettano due grosse irregolarità iniziali: l'attività svolta con regolarità in Italia senza però avervi una sede e l'evasione fiscale data dal fatto che l'azienda di cui si è direttori sia basata altrove con l'unico scopo di pagare meno irap ed eludere un sistema contributivo più costoso.

pilotaryan
29th Aug 2014, 12:24
Zxccxz ma dove sei????
Ti aspettiamo!!!

RedBullGaveMeWings
29th Aug 2014, 15:37
Quindi secondo la spiegazione di liftman, i piloti FR possono considerarsi a tutti gli effetti self-employed e magari addirittura freelancers?

Domanda stupida forse, ma sono curioso.

liftman
29th Aug 2014, 19:25
Pilota Ryan scusa mi serve per capire ma che fornite manodopera invece di servizi lo dici tu o è quello che è scritto nel contratto? in ogni caso la situazione è molto simile alla seguente, passami l'irriverente paragone, farò esempio su di me ok?

allora, facciamo fitna che io domani mi compro un furgone e decido di lavorare per un corriere, fondo la mia ditta con sede in un paese fiscalmente più favorevole ( e lo posso fare) e poi la "Liftman Srl ( o LTD) stipula un contratto con il corriere X".

Il corriere X nel contratto che stipula con me, mi concede di usare il suo logo sul furgone, di indossare una divisa, di firmare documenti a suo nome ecc ecc.
A fronte di ciò, PRETENDE che, ad esempio, la divisa sia sempre pulita e stirata, il furgone sempre lavato e ben tenuto, e che io ogni 6 mesi debba fare un corso di aggiornamento alla guida ( a mie spese). ...ti ricorda qualcosa?

Io fornisco la mia opera al corriere X, ma il mio contratto inquadra la prestazione come la fornitura di un SERVIZO al corriere X. questa differenza è fondamentale, quindi c'è da capire bene questo.

Poi la "liftman SRL ( LTD) si regolerà per il pagamento di tasse e contributi secondo gli accordi bilaterali esistenti...

Ryan ha applicato questo concetto al campo del pilotaggio et voilà....

One thousand
29th Aug 2014, 20:03
C' é una grossa differenza tra i due casi perché ad esempio:
Usi mezzi del datore di lavoro ( a parte le cuffie :})
Vai a lavorare quando lo dice il datore di lavoro
Puoi lavorare solo per lui
Puoi usare solo il commercialista che dice lui
Ecc ecc

Ma davvero pensi di essere un libero professionista ??? ::ooh:

One thousand
29th Aug 2014, 20:07
I presupposti. Compreso in che modo opererà l’elemento legato alla presunzione, cerchiamo di capire quali siano i requisiti che la fanno scattare in maniera univoca. Affinchè si possa parlare apertamente di “falsa partita IVA”, è infatti necessario che ricorrano contemporaneamente almeno due dei seguenti tre requisiti:
1 La collaborazione si protrae da una durata superiore a 8 mesi nel corso di un anno solare;
2 Il corrispettivo della collaborazione, anche se fatturato a più soggetti che siano riconducibili allo stesso centro di interessi, costituisce più dell’80% dei corrispettivi complessivamente percepiti dal collaboratore nel corso dello stesso anno solare;
3 Il collaboratore dispone di una postazione fissa presso una delle sedi del committente (nella quale, presumibilmente, potrà operare concretamente attraverso mezzi a lui riservati).


http://news.biancolavoro.it/false-partite-iva-ecco-le-nuove-regole-per-scovare-i-furbi/

liftman
29th Aug 2014, 20:41
...Il corriere X dice che tu puoi usare solo alcuni mezzi o i suoi in accomodato
non puoi portare pacchi altrui o per conto tuo
gestisce la contabilità come dice lui

ecc ecc

sul resto concordo

RedBullGaveMeWings
29th Aug 2014, 21:08
Errore, cancellare.

One thousand
29th Aug 2014, 22:00
Il mondo del corriere espresso, dove il caporalato è legalizzato - Economia - Ravenna & Dintorni (http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/37475/il-mondo-del-corriere-espresso-dove-il-caporalato-e-legalizzato.html)

i padroncini usano il proprio mezzo é per questo che la loro situazione legale è diversa, comunque liftman hai ragione, il concetto di base mi pare simile.

pilotaryan
29th Aug 2014, 23:51
Liftman le risposte, peraltro estremamente chiare, ai quesiti che poni sono nel link di seguito dal quale copio/incollo un paio di paragrafi salienti:
Contratto di appalto e interposizione fittizia di manodopera: ultimi orientamenti (http://www.altalex.com/index.php?idnot=60461)

Affinché si abbia un contratto di appalto genuino, i lavoratori dell’appaltatore non devono sostituire in alcun modo i dipendenti del Committente; essi devono essere riconoscibili come lavoratori dell’Appaltatore e non devono confondersi con i lavoratori del Committente. Per le stesse ragioni, è altresì necessario che non vi sia alcuna previsione che attribuisca rilievo a indicazioni/istruzioni del Committente. I lavoratori dell’Appaltatore non devono infatti prendere ordini da soggetti diversi dall’Appaltatore, non sono soggetti al potere direttivo e di controllo del Committente o di un suo dipendente, e non possono quindi essere allontanati né sanzionati dal Committente. Il Committente non può cioè sostituirsi all’Appaltatore riducendolo a mera entità di trasmissione delle proprie direttive e, per tale ragione, non può, ad esempio, decidere volta per volta il numero di lavoratori da utilizzare.

L’esercizio del potere direttivo e organizzativo dell’Appaltatore nei confronti del proprio personale utilizzato nell’appalto, costituisce uno degli elementi più qualificanti di un contratto di appalto lecito, in quanto implica l’esclusione dell’intromissione del Committente nell’esecuzione dell’appalto.


Vedi bene che se turni, ferie, addestramento, direttive operative, sanzioni disciplinari etc. non sono gestite dalla Ltd ma direttamente da FR si viene a creare il caso di cui sopra.

pilotaryan
29th Aug 2014, 23:56
Zxccxz dove sei?????
Abbiamo bisogno di te e dei tuoi suggerimenti per uscire da questa situazione!!!!!

flydive1
30th Aug 2014, 08:12
Zxccxz dove sei?????
Abbiamo bisogno di te e dei tuoi suggerimenti per uscire da questa situazione!!!!!

Questi commenti mi sembrano leggermente infantili. Comunque ha risposto qualcosa nell'altro thread.

Prendendo alla lettera quanto nel link e quote, nessun pilota e ben pochi indipendenti in tutte le professioni potrebbero essere considerati "contractors".

pilotaryan
30th Aug 2014, 09:21
flydive,

di infantile c'e' solo il comportanento di coloro che vengono qui a sventolare la correttezza e legalita' del loro operato quando ci sono intere organizzazioni professionali con tanto di team di legali che hanno analizzato la vicenda senza riuscire a venirne a capo con l'attuale setup.
Visto che zxccxz sembra molto preciso e pignolo nell'analisi di notam, chiusure di spazi aerei etc mi chiedevo solo se potesse essere altrettanto zelante nello spiegarci come ha risolto la questione di cui parliamo in questa discussione.

Prendendo alla lettera quanto nel link e quote, nessun pilota e ben pochi indipendenti in tutte le professioni potrebbero essere considerati "contractors".

Esattamente, magari troverai esplicativo il seguente passaggio:

Il divieto di intermediazione di manodopera. L'art. 1 della legge 1369/60 vieta l'appalto di mere prestazioni di mano d'opera per qualunque opera o servizio.
Per appalto di mere prestazioni di mano d'opera si intende ogni forma di appalto o subappalto nel quale l'appaltatore utilizzi capitali, macchine e attrezzature fornite dall'appaltante, anche nel caso in cui l'appaltatore corrisponda un compenso all'appaltante per l'uso di macchinari e attrezzature.
In particolare la legge vieta all'imprenditore:



di affidare in appalto o in subappalto o in qualsiasi altra forma, anche a societa' cooperative, l'esecuzione di mere prestazioni di lavoro mediante impiego di manodopera assunta e retribuita dall'appaltatore o dall'intermediario, qualunque sia la natura dell'opera o del servizio cui le prestazioni si riferiscono;
di affidare a intermediari, siano questi dipendenti, terzi o societa' anche se cooperative, lavori da eseguirsi a cottimo da prestatori di opere assunti e retribuiti da tali intermediari.

I contratti di appalto continuativi svolti in azienda sono limitati ai soli casi imposti da esigenze tecniche, organizzative, gestionali ed economiche
Va sottolineato che al fine di valutare la legittimita' o meno dell'appalto, il conferimento eventuale di capitali, macchine e attrezzature fornite dall'appaltatore deve comunque essere di modesta entita' quantitativa e qualitativa. Va inoltre valutata la rilevanza dell'apporto dell'appaltatore per esempio nel caso di conferimento di know how, software, beni immateriali o capitali rilevanti.
Sono quindi leciti gli appalti di opere o servizi a condizione che non nascondano appalto di mere prestazioni di lavoro, fatto che si verifica allorche' il committente, pur possedendo l'organizzazione aziendale necessaria per svolgere l'opera o il servizio, si rivolga ad altra impresa esclusivamente per avere la mano d'opera.

flydive1
30th Aug 2014, 09:49
Beh, siamo arrivati alla conclusione: I contractors(o indipendenti) non esistono.

Beh, io continuo ad andar avanti a non esistere.

E continuo ad andar avanti a pagare tasse e contributi, al contrario di molti moralizzatori.

pilotaryan
30th Aug 2014, 09:56
flydive,

se non ricordo male tu vivi e lavori in Svizzera.
Queste sono leggi italiane e s applicano ad appalti che avvengono in Italia, come nel caso dei piloti FR basati qui.

One thousand
30th Aug 2014, 10:07
Le leggi europee prevedono l'assunzione dopo un determinato periodo di tempo.
in fr il vantaggio non è solo fiscale, ma di flessibilità che l'azienda ottiene, se vogliono disfarsi del lavoratore o spostarlo di base, o ridurgli le ore; ci mettono meno che a spostare i computer dalle varie sedi locali sparse in italia o in europa, perchè il lavoratore usa le sue gambe e il computer no.

flydive1
30th Aug 2014, 11:55
flydive,

se non ricordo male tu vivi e lavori in Svizzera.

E se questa fosse la situazione, che ne sarebbe della false accuse di evasione ecc. fatte pubblicamente da te e dal tuo collega One thousand?

Accuse, abbastanza gravi, peraltro fatte senza aver le palle per firmarsi con nome e cognome.

In nome del: amo la trasparenza ;)

Come ho detto, mi sono dato da fare per pagare quanto dovuto, così fanno centinaia di altri contractors e sembra che anche il tanto insultato(perché sembra sia il solo modo che conosci per colloquiare) Zxccxz abbia fatto il possibile per fare lo stesso, quanto correttamente non so, ma almeno lui ci ha provato.

Domanda, accetteresti un taglio dello stipendio del 40%

One thousand
30th Aug 2014, 12:05
Guarda io non ti conosco, ma asserivi di non pagare le tasse in Italia ,pretendendo però di usufruire del servizio sanitario nazionale, permetti che il dubbio viene?
Se uno ha il centro di interessi e vive in un altro paese, fa bene a non pagare le tasse in Italia ! Buon per te . Se ti spiegavi prima si evitava il fraintendimento, visto che personalmente ho conosciuto decine di persone che evadono e sono a carico di chi onestamente le tasse le paga doppie anche a causa sua.


Una curiosità: il discorso della diaria tassata a metà, che molti applicano, vale anche per i contractor, o solo per chi é direttamente assunto da una compagnia aerea basata in Italia e con contratto italiano ?

flydive1
30th Aug 2014, 12:36
Guarda io non ti conosco, ma asserivi di non pagare le tasse in Italia ,pretendendo però di usufruire del servizio sanitario nazionale, permetti che il dubbio viene?

Non rigirare la frittata.

Io ho detto di non pagare le tasse in Italia, ma non ho parlato di sfruttare il servizio sanitario Italiano.
Sei tu che sei che hai voluto interpretarlo il tal modo e sei partito con accuse infondate di evasione tirando in ballo il cadere dal divano ecc.

Sì se cado dal mio divano pretendo che il servizio sanitario intervenga visto che lo pago.
Stessa cosa, se mi ammalo od ho un incidente in un altro paese, mi aspetto che il servizio locale intervenga, servizio che verrà poi rimborsato da quello che pago io.
Esattamente come tu stesso hai affermato di pretendere nel caso ti succedesse qualcosa in un paese terzo.

Alle varie domande hai sempre svicolato, continuando con le tue accuse.

Dunque le tue affermazioni rimangono false accuse fatte nascondendosi dietro un nickname, veramente eroico.

Domanda, lavori in Ryanair? Sei nella stessa situazione che il collega Pilotaryan definisce illegale?
Se si, beh, prima di fare la morale ad altri....

One thousand
30th Aug 2014, 13:06
non capisco qual'è il tuo problema. Vivi all'estero, dove si spera tu abbia il centro dei tuoi interessi. Paghi le tasse li e se vieni a curarti in Italia usi il tesserino sanitario del paese estero che rimborsa le spese al servizio sanitario nazionale.
bravo fai bene ! purtroppo nell'altro post ti avevo posto delle domande perchè in molti non presentano il tesserino estero, ma quello italiano che conservano in un cassetto.

per essere a posto con le tasse italiane ( non pagandole )da residente all'estero si deve necessariamente avere il centro dei propri interessi (famiglia, amici, ecc) e la dimostrazione di ciò è a carico del contribuente.

Dov?è la vera residenza fiscale? Probabilmente dove porta il cuore FiscoOggi.it (http://www.fiscooggi.it/analisi-e-commenti/articolo/dov%E2%80%99%C3%A8-vera-residenza-fiscaleprobabilmente-dove-porta-cuore)

flydive1
30th Aug 2014, 13:17
Il mio problema? Essere accusato pubblicamente di essere un evasore.
I particolare quando tali accuse sono infondate ed "anonime"

E non hai posto domanda, ma sei partito immediatamente attaccando e con accuse.

A te la cosa farebbe piacere?

E la risposta alla mia domanda sopra?

P.S. mi da fastidio anche chi usa gli insulti per discutere.

One thousand
30th Aug 2014, 13:32
No non mi farebbe piacere e ti chiedo scusa !
le tue affermazioni e il post dove le hai fatte hanno portato al fraintendimento.
Sottointendendo però sempre che tu abbia il centro di interessi all' estero ...

Illegale o meno, io da ciò non ho vantaggi, ma solo svantaggi!
Le tasse in Irlanda sono sempre più alte di quelle che dovrei pagare in Italia quando le dichiaro! quindi non mi cambia nulla pagare qui o li!

flydive1
30th Aug 2014, 13:40
Sottointendendo però sempre che tu abbia il centro di interessi all' estero ...

Di nuovo un insinuazione che ti saresti potuto risparmiare:rolleyes:

Illegale o meno, io da ciò non ho vantaggi, ma solo svantaggi!
Le tasse in Irlanda sono sempre più alte di quelle che dovrei pagare in Italia quando le dichiaro! quindi non mi cambia nulla pagare qui o li!

Illegale o meno è il succo del thread.

I contributi?

One thousand
30th Aug 2014, 13:58
Pagati!!

E il centro di interessi ?? Dove sta 'a famigghia??

flydive1
30th Aug 2014, 14:03
Pagati!!

Bene!
Spiega a Pilotaryan come fare

E il centro di interessi ?? Dove sta 'a famigghia??

Dove pago tasse e contributi.

Dunque?

One thousand
30th Aug 2014, 14:11
Perfetto ! Vale anche per i genitori !

flydive1
30th Aug 2014, 14:14
Perfetto ! Vale anche per i genitori !

Sì!

Dunque?

One thousand
30th Aug 2014, 14:58
Dunque ottimo ! sei in una botte di ferro !!
La tua È una Situazione più unica che rara ! Quasi un caso scuola per la guardia di finanza !

flydive1
30th Aug 2014, 15:06
La tua È una Situazione più unica che rara ! Quasi un caso scuola per la guardia di finanza !

Che c'entra la guardia di finanza?

Situazione più unica che rara?
Ci sono miliardi di persone che vivono e lavorano fuori dall'Italia.

C'è un mondo la fuori;)

pilotaryan
30th Aug 2014, 15:24
Rilassatevi le accuse anonime sono esattamente ciò che sono:anonime.
Se andate in guardia di finanza a denunciare qualcuno anche in questo caso anonimo perché no sappiamo chi tu sia, allora la risposta sarà una risata ed un "si accomodi pure all'uscita".
Quindi torniamo in tema.
Per la legge italiana l'appalto di manodopera è regolamentato come precedentemente spiegato quindi chi svolge tale attività al di fuori delle leggi citate è fuorilegge.
A partire da noi in FR .

flydive1
30th Aug 2014, 15:36
Certo, accuse anonime, ma stai comunque pubblicamente "diffamando" qualcuno, della finanza non me ne potrebbe fregare di meno.

E come se io iniziassi ad accusare qualcuno a caso di essere un pedofilo(certamente molto più grave) o un ladro, come la prenderebbe, come la prenderesti se fossi tu l'accusato?

Prova ad andare sul forum Inglese ad accusare la tua compagnia di attività illegali non vere e vedi quanto dura il tu anonimato. Chiedi a tuoi colleghi che ci sono già passati

flydive1
30th Aug 2014, 15:41
Come ho detto, mi sono dato da fare per pagare quanto dovuto, così fanno centinaia di altri contractors e sembra che anche il tanto insultato(perché sembra sia il solo modo che conosci per colloquiare) Zxccxz abbia fatto il possibile per fare lo stesso, quanto correttamente non so, ma almeno lui ci ha provato.

Come sembra faccia anche One thousand


Domanda, accetteresti un taglio dello stipendio del 40%


Risposte?

pilotaryan
30th Aug 2014, 17:18
Flydive,

I colleghi che hanno avuto problemi giudiziari con FR a causa di affermazioni fatte su pprune sono stati accusati di aver diffamato una compagnia aerea specifica definendola "unsafe".
Qui qualcuno ha avanzato ipotesi di illegalità circa un tale chiamato flydive che non è una compagnia aerea né tantomeno un individuo specifico ma un nickname dietro al quale potrebbero nascondersi anche più persone delle quali qui nessuno sa nulla.
Nel caso dei colleghi il processo ha potuto svolgersi grazie al fatto che questi erano residenti in Irlanda da dove erano collegati (Ip) , Irlanda paese che , anche in questo caso, ha leggi assolutamente sbilanciate a favore delle aziende e contro gli individui.
Lo stesso tipo di azioni legali sono state portate contro trasmissioni TV olandesi, tedesche e francesi con risultati assolutamente opposti , la libertà di espressione e di opinione vi viene tutelata e la cosa avviene anche in italia.
Detto questo possiamo tornare in topic.

Vogliamo approfondire ulteriormente la questione dell'interposizione illegale di manodopera oppure passiamo ad un altro aspetto della vicenda: l'estero vestizione?

flydive1
30th Aug 2014, 17:29
Che le accuse ed insulti fatti siano impossibili o difficilmente perseguibili penalmente, non rende il fatto di farle corretto.
Almeno se si vuole discutere civilmente e con rispetto.

O il fatto di fare le cose correttamente e legalmente dipende solo dal fatto di poterne dover pagare le conseguenze o no?

Risposte al post sopra?

pilotaryan
30th Aug 2014, 17:46
Se io accetterei o meno un taglio del 40% dello stipendio è un'opinione personale e non una questione legale.
Io sto cercando , una volta per tutte, di sollevare l'argomento circa l'intera questione legale degli equipaggi basati in italia.
Pregerisco la legalità ad un 40% in più.
Una volta che si opera nella legalità TUTTI allora si possono avere anche legittime aspettative contrattuali TUTTI insieme.

Riassumendo: in Italia l'interposizione di manodopera è una attività regolamentata e chi la svolge è tenuto a rispettare le leggi vigenti.

flydive1
30th Aug 2014, 18:03
Se io accetterei o meno un taglio del 40% dello stipendio è un'opinione personale e non una questione legale.

Fa parte della ricerca della legalità, non puoi dividerle.

Quanto tempo dovresti lavorare in un paese per doverci pagare le tasse?

DOVES
30th Aug 2014, 18:27
Ma nun annate a vede' a Roma?
Io si!
Forza la Magica!

pilotaryan
30th Aug 2014, 23:12
Il calcio?
Ti rispondo con una citazione da un recente post di zxccxz:

Non guardo la tv, non guardo i tg, non guardo il calcio, non vado in vacanza o richiedo ferie nel periodo estivo, quando ho la domenica libera evito di uscire in luoghi affollati, non frequento centri commerciali, non ho mai fatto ne ricevuto raccomandazioni, non cerco di fregare il prossimo a tutti i costi.
Mi fermo alle rotatorie e do le precedenze, sono apolitico perche' disgustato, conosco la lingua inglese (cosa che il 95% di questo paese non sa, compreso il pilota di canadair che va a finire su youtube), non scrivo cosa ho mangiato a colazione su facebook.
Amo leggere. Odio dare del lei e creare un distacco quando mi approccio con una persona, pretendo lo scontrino ogni santa volta che entro in un negozio.
Studio le regole a menadito ma se giudico la situazione inaccettabile sono pronto ad infrangerle assumendomene la responsabilita' senza nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso.
Ho un rapporto d' amore e d' odio con l'italia, e sono sicuro che al massimo entro il 5 anni non lavorero' ancora in questo paese.
No, non sono un italiano medio. Mi auto-terminerei se lo fossi.

pilotaryan
30th Aug 2014, 23:15
Flydive,

non è una questione di 40% in più o in meno, è una questione di sistema.
Se anche ci dessero un aumento del 100% e noi pagassimo tutto in Italia , e non è possibile farlo , allora la nostra attività sarebbe comunque al di fuori delle regole che abbiamo citato sopra.

pilotaryan
30th Aug 2014, 23:23
Ora che però abbiamo sviscerato la questione dell'interposizione di manodopera svolta dalle Ltd in Italia vorrei fare un passo indietro e proporvi come spunto di riflessione una decisione presa direttamente da FR e che loro stessi spiegano di seguito:

http://image.slidesharecdn.com/octoberpayroll-140812102454-phpapp01/95/ryanair-october-pay-roll-1-638.jpg?cb=1407857247

pilotaryan
30th Aug 2014, 23:59
Le mie conclusioni circa il loro documento sono:

1- al punto 1 loro fanno riferimento a dei cambiamenti nella legislazione italiana riferendosi probabilmente al decreto sviluppo del dicembre 2012, decreto che va ben oltre alla questione fiscale ma determina la sede in Italia di qualsiasi detentore di AOC che abbia una base nel nostro paese. Quindi di fatto stabilisce sede fiscale, contributiva e legislativa in Italia.
Questo è il testo dell'art.38 in questione:

1. Ai fini del diritto aeronautico, l'espressione «base» identifica un insieme di locali ed infrastrutture a partire dalle quali un'impresa esercita in modo stabile, abituale e continuativo un'attività di trasporto aereo, avvalendosi di lavoratori subordinati che hanno in tale base il loro centro di attività professionale, nel senso che vi lavorano, vi prendono servizio e vi ritornano dopo lo svolgimento della propria attività. Un vettore aereo titolare di una licenza di esercizio rilasciata da uno Stato membro dell'Unione europea diverso dall'Italia è considerato stabilito sul territorio nazionale quando esercita in modo stabile o continuativo o abituale un'attività di trasporto aereo a partire da una base quale definita al periodo precedente. In deroga all'articolo 3 della legge 27 luglio 2000, n. 212, il presente comma si applica a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012.

Ora la domanda che sorge spontanea è: FR non sta cercando di adeguarsi all'art.38 come paventano nella loro comunicazione agli equipaggi ma stanno semplicemente applicando alla lettere il trattato bilaterale contro la doppia tassazione, trattato che però è in vigore da ben prima che FR stabilisse la loro prima base in Italia. Fino ad oggi hanno quindi evaso le tasse in Italia sui voli nazionali?

2- al punto 4 la stessa FR dice che coloro che siano fiscalmente residenti in Italia sono tenuti, da sempre, a fare la dichiarazione dei redditi in Italia. La stessa cosa però non viene detta dagli accountant che la struttura appioppa agli ignari piloti quando vengono assunti e costretti a diventare company directors delle proprie LTD irlandesi.

3- al punto 6 si evince chiaramente che il calcolo delle tasse sui voli nazionali si basa sull'applicazione dell'art. 51 del TUIR basato su un calcolo dell'imponibile sul 50% del guadagnato e su facilitazioni fiscali aggiuntive date dalle diarie tax free, in pratica si applicano regole italiane ad un contratto irlandese con il solo ed unico fine di abbassare l'imponibile. Ma scegliere la legislazione contrattuale che più fa comodo in parallelo con quella fiscale che più ci aggrada è palesemente una caxxata, lo capisce anche un analfabeta.
Loro cercano di correre ai ripari dicendo che tali agevolazioni si applicano solo alle basi con un contratto collettivo ma tali contratti collettivi non sono mai stati stipulati secondo la normativa italiana e quindi trattasi dinun'altra caxxata.

4- nel documento si parla anche di un "formal positive ruling beiing received by the italian authorities" su questa interpretazione delle leggi ma io, fino ad ora, non ne ho visto la minima traccia. Però magari qualcuno dei dipendenti FR ne ha copia?

pilotaryan
3rd Sep 2014, 23:42
Notate come questa discussione non trovi terreno fertile per creare un bel dibattito?
Qui su pprune ci sono molti colleghi FR che leggono ma pochissimi partecipano, eppure l'argomento ci riguarda tutti da molto vicino.
Omertà , paura, apatia, individualismo, code di paglia etc. ; tutti fattori che contribuiscono alla situazione stagnate ed alla mancanza di azioni concrete da parte dei piloti.
Però , nonostante il nostro immobilismo, il mondo fuori da FR si muove eccome e certe situazioni ormai sono di dominio pubblico ed anche ai primi posti nelle agende di organizzazioni come ECA.
Prima o poi le cose in FR cambieranno perché qualcuno, da fuori, costringerà l'azienda a cambiare.
La cosa triste e' che anche in quella occasione i piloti FR perderanno il treno che li renderebbe per la prima volta protagonisti dei propri destini e subiranno per l'ennesima volta ciò che qualcuno gli imporrà.
Partecipate al seguente sondaggio e notate quanti riferimenti ci siano alle questioni legali di cui parliamo in questa discussione, se saprete leggere tra le righe vedrete cosa si prospetta nel nostro futuro:
https://www.eurocockpit.be/pages/survey

pilotaryan
4th Sep 2014, 00:32
Atra lettura MOLTO esplicativa sulla situazione degli equipaggi e sulla compagnia in generale anche se con qualche piccola imprecisione:

http://www.air-scoop.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/AirScoop_2014_Ryanair_Report.pdf

One thousand
6th Sep 2014, 08:32
Riguardo l' indennità di volo e la relativa tassazione al 50% qualcuno ha informazioni recenti al riguardo?

Io sapevo che ci sono delle percentuali massime di composizione della busta paga per le indennità di volo. Ad es. come spiega qui : INDENNITA' DI AERONAVIGAZIONE PER I MILITARI ITALIANI (http://www.assodipro.org/leggi/leggi_archivio/INDENNITA'%20DI%20AERONAVIGAZIONE%20PER%20I%20MILITARI%20ITA LIANI.htm)

Io dubbio mi viene perché ho sentito qualcuno che applica il metodo del calcolo della tassazione al 50% su tutto il reddito assoggettandolo a un compenso "tipo indennità di volo" .

joe falchetto 64
6th Sep 2014, 11:22
@ one thousand:
Solo questo ti viene di dubbio? Il link che hai postato tratta di un documento superato, che riguarda una materia affine ma diversa ( indennita' di aeronavigazione e di impiego operativo e non di volo) rivolto agli ufficiali delle F.A con brevetto di Pilota Militare. Si applica un D.M della Repubblica Italiana a Ryanair?
Le indennita' di volo sono trattate nel Codice della Navigazione e nei contratti di diritto privato italiano che a questo si uniformano. Si applica il C.N e detti contratti a Ryanair?
La detassazione al 50% delle indennita' di volo e' prevista dal T.U.I.R., ovvero Testo Unico delle Imposte della Repubblica: si applica a Ryanair?
Voi siete i responsabili civilmente penalmente e patrimonialmente della vostra dichiarazione nei confronti della agenzia fiscale competente in relazione alla caratteristica territoriale di produzione del reddito.
Buono studio.

One thousand
6th Sep 2014, 14:41
Ah ! non mi ero accorto che il documento vecchio riguardava i militari e pensavo che le lire fossero ancora attuali sei stato gentile a farmelo notare !

Mi facevi più una cortesia se rispondevi alle domande che hai posto anziché fare una supercazzola normativa... Che tipo di contratto si deve avere, ecc ( anche a grandi linee )

joe falchetto 64
6th Sep 2014, 18:44
@ onethousand.
Perdonami, ma tieniti per te le supercazzole. Io ho risposto, e se tu non trovi la risposta allora rivolgiti ad un opportuno commercialista. Si puo' fare molto con la dichiarazione dei redditi, ma esula dallo spirito del forum. I professionisti abilitati si fanno pagare parcelle. Io sono un professionista abilitato ma siccome non esercito non scrivo: chiamasi deontologia. In genere va sconsigliato il fai da te, soprattutto se si confonde la aeronavigazione con l'indennita' di volo e danno fastidio le norme. Io conosco la risposta alla tua domanda, ma siccome non conosco la tua situazione complessiva, non ti do una risposta che, decontestualizzata, potrebbe indurti in gravi errori. Ti ho detto dove cercarla. Poi se non ti va, se ti da fastidio o se piace la pappa pronta, perdonami, ma non mi riguarda.
Buona supercazzola: dalle mie parti si chiama precisione.

One thousand
6th Sep 2014, 19:33
di volo e danno fastidio le norme. Io conosco la risposta alla tua domanda, ma siccome non conosco la tua situazione complessiva, non ti do una risposta che, decontestualizzata, potrebbe indurti in gravi errori

Bastava che scrivessi così era sufficiente
..2 post di polemica inutile . Chi ne usufruisce potrebbe risponde in 3 secondi in maniera generale e senza scendere nei dettagli e nei virtuosismi di una materia che non è la nostra .

pilotaryan
7th Sep 2014, 08:06
Vorrei fare un paio di ragionamenti con Joe Falchetto che sembra essere ben informato.

Vorrei partire dall' analisi del punto 6 del seguente documento redatto dalla stessa FR :
http://image.slidesharecdn.com/octoberpayroll-140812102454-phpapp01/95/ryanair-october-pay-roll-1-638.jpg?cb=1407857247

Leggendolo si capisce che l'applicazione dell' art. 51 del TUIR sarebbe possibile solo per quelle basi con un contratto collettivo quindi , sempre secondo FR , tale articolo si applicherebbe anche a contratti irlandesi basta che siano collettivi.
La prima domanda èquindi proorio circa l'applicazione di vantaggi fiscali italiani a contratti stranieri. Si può fare?

La seconda cosa che si capisce è che tali vantaggi non si possono applicare laddove non esistano contratti collettivi e quindi non siano applicabili ai contractors ed alle loro LTD e quindi al 70% dei piloti di FR.

joe falchetto 64
7th Sep 2014, 15:49
Ti ringrazio del desiderio di voler aprire una discussione con me. Credo purtroppo che si spenga sul nascere, poichè a mio avviso (ma potrei essere in forte errore) il documento da te postato sembra la bruttissima copia di un tema di consulenza aziendale mal fatto. Si potrebbero qui dire tante cose sulla definizione di diaria, sulla franchigia della stessa, sulla divisione di questa tra nazionale ed internazionale, sul fatto che un direttore di una ltd irlandese appare un soggetto giuridico economico che per la legislazione italiana è assimilato ad un lavoratore autonomo, sulla tipologia di contratto collettivo di lavoro che si applica solo ai lavoratori dipendenti, etc. etc.
In realtà il dott. Domenico Fava o ha trovato genialmente il modo di portare l'imposizione sulle fattispecie dei contratti nazionali, o sta cadendo in un grosso errore. Io non posso permettermi di giudicare: lui è il professionista con mandato aziendale, e quindi converrà contattarlo. Di certo non è un reato sfruttare al massimo le leve della elusione fiscale, ma va considerato che se Fava fosse in errore, a pagarne le conseguenze sarebbero i titolari della dichiarazione certificativa reddituale, ovvero i singoli piloti.
A questo punto penso mi chiederai come se ne possa uscire, ma ritengo che siate abbastanza consapevoli da saper darvi da soli una risposta, sennò succede come con 1000 detto in inglese: io scrivo domande retoriche e mi becco la definizione di polemico.
Posso solo dirti che qui da me ci son tanti tuoi ex colleghi che, vista la parata, stanno cercando di scomparire di fronte alla agenzia delle entrate.
In bocca al lupo.

pilotaryan
7th Sep 2014, 16:33
Interessante, ti spiacerebbe elaborare un po' qualche argomento usando un linguaggio facile facile per noi poveri piloti?
Per esempio esiste una legge o qualcosa di simile che stabilisca il fatto che delle regole italiane come ad esempio il TUIR si applichino a contesti contrattuali italiani?
Perché secondo te il TUIR sarebbe applicabile solo a contratti collettivi?
La definizione legale di contratto collettivo qual è ?
La storia delle diarie sarebbe dunque applicabile solo ai voli nazionali e quindi solo alle diarie nazionali, la storia del poter decidere se applicarle o meno è a discrezione del pilota come al punto 6 oppure dovrebbe essere uguale per tutti i contraenti di un contratto collettivo?
Per quanto riguarda le LTD quindi nulla di quanto sopra è applicabile?

joe falchetto 64
8th Sep 2014, 02:14
@Pilotaryan:
Ciao. è passato qualche anno da quando ho terminato il tirocinio e l'esame di stato di abilitazione, e non ho qui con me il mio manuale però vediamo di approfondire i tuoi temi.
Il Testo Unico delle Imposte della Repubblica, recentemente aggiornato, considera soggetti passivi nei confronti del fisco le persone fisiche residenti e non residenti nel territorio dello stato, ivi comprese le persone che sono state cancellate dall'anagrafe delle person residenti, salvo prova contraria. Il TUIR quindi si rivolge alle persone fisiche per i redditi prodotti in Italia, ovvero sul territorio nazionale. Si applica alla generalità degli individui.
Io intendevo solo dire che mi pare pareticolarmente azzardata l'ipotesi che un contratto collettivo irlandese possa essere considerato nello spirito delle norme che giustificano alcune deduzioni dal reddito, perchè allora se ne dovrebbe dedurre che a tali contratti dovrebbero allora essere applicate alcune specifiche norme tipiche della professione, quali l'obbligo da parte delle aziende di corrispondere un fisso mensile, l'obbliogo di dichiarare le diarie su apposito foglio, l'obbligo di distinguere tra diarie nazionali ed internazionali perchè diversa è la franchigia, etc.
Ti riporto alcune caratteristiche dei CCL:
La legge 30 dicembre 1986 n. 936 ha istituito presso il CNEL l'Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro. L'Archivio è gestito dal II Ufficio di supporto agli Organi collegiali sulla base delle direttive della Commissione speciale ex art.16 della legge 936 del 1986. L'Archivio raccoglie gli atti di contrattazione collettiva a livello nazionale nei settori privato e pubblico, gli Accordi fra Governo e Parti Sociali, gli Accordi interconfederali e i Contratti Collettivi Nazionali Quadro.
Parlare di contratti collettivi non è semplice poichè si dovrebbe partire dalla forma giuridica della contrattazione che di per se è un negozio tra le parti, che può essere anche solo in forma orale; a ciò bisogna cominciare ad aggiungere le strutture normative definite dal codice del lavoro, peraltro in continua evoluzione. Un ruolo preminenete nel CCL lo gioca la rappresentatività delle parti: il datore può essere unico, i lavoratori sono rappresentati da associazioni di lavoratori. Se il CCL è stipulato tra associazioni di datori di lavoro ed associazioni di lavoratori maggiormente rappresentative su base nazionale si ha il CCNL. Alcune forme contrattuali devono essere specificate in forma scritta: durata, applicabilità, tabelle retributive, ferie retribuite almeno a norma di legge, pari opportunità, e così via.
La diaria è applicabile sempre al giorno di impiego: se nazionale ha una franchigia di circa 44 euro, ovvero sino a 44 euro non è imponibile e non si pagano le tasse, se è internazionale la frnachigia è elevata sino a circa 77 euro. La diaria è uno degli elementi che devono essere riportati in forma scritta in un CCL.
A mio modesto parere le LTD non possono essere soggetto passivo di quanto scritto, e peraltro sempre a mio modesto parere tutti i dipendenti naviganti di Ryanair non possiedono un CCL come definito dai criteri detti.
Faccio un esempio tipo con i criteri contrattuali di cui credo aver capito si lavori in Ryan: dse oggi applicassi tutte le disposizioni del TUIR e volassi due tratte internazionali, di tre ore, percependo complessivamente 300 euro di cui 77 di diaria sarei imponibile per il 50 per cento di quanto resta sottratta la diaria, ovvero 111,5!
Ma dove è il fisso mensile? Dove sono le ferie retribuite? dove sono gli obblighi per assegni famigliari, deducibilità per lavoro dipendente, astensioni facoltative ed obbligatorie dfal lavoro, legge 104, etc?
Tutto ciò è solo teoria: in definitiva se a voi va bene così continuate così, se non va bene vi organizzate per ottenere, dopo morti e feriti, un cambiamento delle regole contrattuali e della rappresentatività.
Ciao.