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View Full Version : Tassa di soggiorno per "salvare" Ryanair. La rivolta dei sindaci del Trapanese


atti
21st Nov 2013, 12:30
TRAPANI - Ultimatum del prefetto Leopoldo Falco ai sindaci del territorio trapanese. Entro 24 ore i Comuni del territorio dovranno sciogliere il nodo e comunicare se intendono o meno sostenere economicamente l'Airgest - società di gestione dell'aeroporto di Trapani Birgi - per il rinnovo del contratto con la compagnia irlandese Ryanair, versando una quota che secondo la bozza di accordo dovrebbe provenire dalla tassa di soggiorno. Tassa introdotta solo da tre Comuni su 24: Erice, Favignana e San Vito Lo Capo. Un problema non da poco, visto che per i comuni più piccoli introdurre la tassa non è possibile per lo scarso numero dei posti letto. Per pagare i Comuni dovrebbero tagliare sui servizi. L'incontro di ieri in prefettura, che avrebbe dovuto concludersi con la firma dell'accordo in cui sono fissate le quote che ogni comune dovrà sborsare, per un totale di 2 milioni e 40 mila euro, si è concluso ancora una volta con un nulla di fatto. Ed entro venerdì prossimo, il presidente Airgest Salvatore Castiglione dovrebbe ricevere e firmare il contratto con Ryanair.

In bilico è così non solo l'accordo tra l'Airgest e i sindaci ma il contratto con la compagnia low cost, che nel frattempo per il prossimo anno ha già previsto di ridurre la flotta di stanza a Birgi da 4 a 3 velivoli. Ieri i sindaci - presenti per la maggior parte fatta eccezione di Mazara del vallo, Salaparuta e Pantelleria - si sono detti "disponibili a salvare l'aeroporto" ma le quote di contribuzione "stabilite in maniera unilaterale dall'Airgest" sono in parte da rivedere, soprattutto per i comuni fuori dal circuito turistico. "Vogliamo partecipare - ha detto il sindaco di Calatafimi Nicolò Ferrara - ma occorre un'equa ripartizione delle somme che tenga conto delle ricadute che l'aeroporto ha su ogni città".

Un impegno è stato assunto dal perfetto Falco per i comuni di Vita, Poggioreale e Salaparuta che contribuiranno, come ultima fascia, per un importo di 5 mila euro e non di 10 mila come previsto dall'accordo. Richiesta di riduzione delle quote, che oscillano da 300 mila e 5 mila euro, a seconda della grandezza del Comune, anche da parte dei sindaci di Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo, Petrosino, Partanna, Gibellina e Santa Ninfa le cui difficoltà finanziarie non consentono di far fronte alle cifre stabilite.

Da più parti c'è poi la ferma richiesta di un intervento economico della Regione, in qualità di socio pubblico che detiene il 49 per cento delle azioni. Ai sindaci non va giù che il governatore Crocetta, a cui viene dato il merito di aver consentito la ricapitalizzazione della società, stia sostenendo con quasi quattro milioni di euro l'aeroporto di Comiso, dove tra l'altro Ryanair fa scalo. Tra le oggettive difficoltà c'è, soprattutto, l'impossibilità per i comuni, con pochi posti letto, di istituire la tassa di soggiorno da cui, secondo l'accordo, i comuni dovrebbero prelevare le somme altrimenti reperite apportando una politica di tagli sui servizi. Intanto a poter contare sulla tassa di soggiorno sono solo i comuni di Erice, Favignana e San Vito Lo Capo ma sono diversi i comuni, specialmente quelli della Valle del Belice, che non potranno istituire alcuna tassa di soggiorno per mancanza dei requisiti. "Il comune di Partanna - ha detto il sindaco Nicolò Catania - ha pochi posti letto pertanto non è prevista la tassa di soggiorno. Interverremo sulla scorta della disponibilità finanziaria ma non possiamo permetterci di sforare il patto di stabilità".

Tra le proposte alternative alla tassa di soggiorno c'è quella di far pagare, piuttosto che attraverso le strutture ricettive, una tassa allo sbarco e alla partenza. Intanto, mentre Pantelleria, in assenza di contropartite per lo sviluppo turistico dell'isola, si è già pronunciata con un "no" secco, l'Airgest ha già incassato il parere favorevole del Comune di Trapani che contribuirà per 300 mila euro così come, per lo stesso importo, la Camera di Commercio, socio Airgest per il 2 per cento. Marsala che si attesta sulla stessa fascia di contribuzione continua a porre condizioni: l'intervento finanziario della Regione, il cambio al vertice di Arigest e l'utilizzo del milione di euro dei due stanziati dal Governo regionale nel 2011.

"Si" all'accordo, senza riserve, da parte dei Comuni di Favignana, San Vito Lo capo, Paceco e Castellammare del Golfo. "Il tempo è già scaduto - ha detto rivolgendosi ai sindaci il presidente Arigest Salvatore Castiglione - entro venerdì dobbiamo dare una risposta a Ryanair

e definire l'accordo è di fondamentale importanza per la programmazione delle attività". I sindaci, però, ad avere la responsabilità della fuga di Ryanair da Birgi, non ci stanno. "Se non siamo nelle condizioni di firmare il contratto - ha replicato il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone - la responsabilità di chi è dei sindaci che stanno dando piena disponibilità a collaborare o è di altri? "

bauscia
24th Nov 2013, 15:51
E' un articolo di giornale e qualcosa mi sfugge, a pensar male spesso si indovina, ma anche il contrario, quindi mi chiedo: non è che stringi-stringi questa tassa serve a sostenere i tanto vituperati sconti del gestore aeroportuale (in tal caso airgest) verso Ryanair?