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View Full Version : La cosa migliore da fare anche se non si ha certezza quale sarebbe?!?:


ddfm
8th Sep 2013, 12:54
Ciao a Tutti sono nuovo di questo Forum,da premettere non sono nessuno, ho la passione del volo da quando ero piccolo,mi diverto un pò su Flight,ma niente di più, leggendo alcuni dei vostri commenti, botte e risposte etc...vorrei porvi a questo punto una domanda che mi sorge : alla fine di tutto, sapendo come è messa l'Italia e non solo, la crisi, etc... vale la pena ancora, intraprendere un percorso di ATPL "Frozen" con tuti i suoi percorsi aggiuntivi che poi uno deve intraprendere, pagamento e non, fortuna e non, conoscenze e non?quindi rischiare non vale più la pena? qundi mettiamo caso che neanche dopo 5 anni che hai preso il brevetto ATPL,TR etc...avrai la speranza di essere assunto, anche all'estero?!? perchè alla fine, molti dicono che tra qualche anno il mercato riprenderà, quindi sarà di nuovo in crescita, in base agli ordini di macchine da parte di moltissime compagnie...molti dicono il contrario, quindi se tutti quanti smettessero di frequentare corsi per diventare piloti, alla fine cosa rimarrebbe? grazie a tutti.
P.s. vorrei accendere questa discussione se fosse possibile senza offese e e che quindi sia costruttiva e non distruttiva, ma sopratutto risposte legate alla sincerità e non solo per mettere confusione od altro.

giovino giovinazzo
8th Sep 2013, 17:05
innanzitutto benvenuto, per quanto riguarda la tua domanda dipende da quani anni hai, perchè secondo me tra una decina d'anni ci saranno un sacco di assunzioni in quella che sarà la "compagnia di bandiera".... se ancora esisterà una bandiera...saluti.

p.s. se hai circa 10, 13 anni è perfetto.

libez
8th Sep 2013, 17:39
secondo me parti già male se ancora prima di iniziare un PPL o qualunque percorso pensi già al lato economico.

I-NNAV
8th Sep 2013, 17:48
Perché non dovrebbe pensare al lato economico, è un lavoro, bello quanto ti pare ma deve mettere il pane in tavola...

ulxima
8th Sep 2013, 18:16
Da quello che scrive non credo sia interessato a intraprendere la carriera come pilota.
Pone una serie di domande nella speranza di aprire una discussione (forse risolutiva) sull'argomento "pilota sì/pilota no/che futuro ha la categoria".
Almeno io leggo il suo messaggio in questi termini.

Ciao
Ulxima

Tekor Bali
8th Sep 2013, 20:33
Così come stanno le cose, se io potessi tornare indietro non intraprenderei questa carriera. O più correttamente non mi getterei a capofitto in questo percorso come feci qualche anno fa. Troppi soldi da spendere in confronto a un futuro troppo incerto, su qualsiasi punto di vista. È una riflessione personale, quindi ognuno puó esprimere la sua opinione senza essere criticato. Pochissime possibilità di trovare un impiego con la minima esperienza all'uscita da una scuola di volo, gli agganci servirebbero già da prima di intraprendere la strada per le licenze. Il futuro che si sbloccherà? È esattamente da quando ho iniziato i brevetti io nel 2008 che sento queste parole, ma non mi pare la situazione sia migliorata, anzi.. Magari chi ha più esperienza potrà confermate. Stipendi da fame in rapporto all'investimento che si fa, tra licenza ed eventuale type.
Almeno parlo per l'aviazione generale, certo in linea e in certe compagnie il discorso è diverso.

mau mau
8th Sep 2013, 21:11
Io invece è dal 2000 che sento che le cose dovrebbero migliorare.....quindi fa te....
io pure se tornassi indietro non lo rifarei. Lo sbattimento e le delusioni sono state molte ma molte di più rispetto a quello che mi è tornato indietro. Ma magari è stata solo sfortuna. Ma tant'è.
Però se entri nel meccanismo, gli stipendi sono molto buoni. C'è da dire che lo stile di vita dal mio punto di vista non lo è per niente e al 99% dei casi dovresti trasferirti all'estero, e prendere con te moglie, fidanzata o figli (se vogliono venire con te) e lasciare a casa tutto il resto.
Anche questa cosa, io personalmente non l'accetterei, ma suppongo dipenda dall'età

claser111
9th Sep 2013, 05:34
Quando ho iniziato io la situazione non era così male, andai a fare l'atpl all'estero perché costava meno rispetto all'Italia. Il momento era positivo, alcuni miei colleghi poco dopo aver preso le licenze trovarono lavoro, allora mi decisi a fare il passo, mi dissi "o lo faccio adesso o mai più" ...ho rischiato e sono stato fortunato.
Rischiare inteso nel modo come investire i tuoi soldi, un po come giocare in borsa, se sei fortunato e becchi il momento giusto allora ti può cambiare la vita, in questo caso ti si apre una carriera da pilota, altrimenti hai perso un bel po di soldi.
Se dovessi rifarlo adesso? Con le dovute considerazioni, anche se la passione e' tanta, probabilmente terrei il PPL per farmi i giretti in Italia, nei weekend con gli amici. Cominciare le licenze in questo periodo di crisi, con la speranza che migliori, secondo me sarebbe un investimento sbagliato...la passione resta ma a fine mese, come qualcuno ha già detto, bisogna portare il pane a casa!

pippobaudo
9th Sep 2013, 06:00
Lascia perdere spassionatamente.
Lavoro non c'e', la famosa "ripresa" viene attesa da anni ma chissa' quando e se' arrivera', le condizioni lavorative (rapportate ad anni fa', non di certo a chi fa' il manovale) diventano ogni giorno sempre peggio, l'ATPL e' solo un businnes per fare guadagnare i soliti, la gente a spasso titolata e' tantissima......e ci sarebbero mille altre ragioni.
Non puoi affidarti solo alla fortuna, allo sperare forse di trovare un buco.........l'investimento e' significativo.
Io ho iniziato in tempi diversi ma se mio figlio volesse fare il pilota ADESSO, io lo sconsiglierei di certo.
In bocca al lupo

Pippo

ddfm
9th Sep 2013, 09:50
Grazie a tutti per le risposte, e a chi mi da il ben venuto, per quanto riguarda il lato economico, ahime ci devi pensare per forza,purtroppo tutto il mondo gira intorno ai soldi, da qualsiasi cosa che fai, dal semplice andare a fare la spesa, al comprarti dei vestiti etc...o a meno che si va ad abitare in Paesi come l'Africa, dove vedi la gente ridere e divertirsi,pur non avendo nulla da mangiare, io ci sono stato e ti dico che li ammiro da un certo punto di vista, perchè si divertono con poco...anzichè essere immessi in questo circuito alienato che ora mai si chiama lavoro e su tutto cui gira!!Quindi sono costretto a pensarci...Per quanto riguarda l'età ho 35 anni, certo non sono più un giovincello 19enne, magari lo fossi ancora,però parlando con svariate persone che sono all'interno del settore, per la linea ci dovrebbe ancora essere tempo. Persone che conosco sono state assunte da compagnie estere ovviamente, attenzione qui parliamo sempre di estero Asia etc..., mai Italia, anche all'età di 39/40 anni...Però alla mia domanda vera e propria non è stato risposto in todo, solo in parte ovvero: poichè la maggior parte di voi, giustamente motivati da esperienze personali, sicuramente più di quanto ne possa avere io, anzi nulla,sconsiglia vivamente di intraprendere una carriera simile. Allora mi chiedo se più nessuno diventa o prova a diventare pilota, perchè c'è crisi e per tutte le ragioni giuste che voi dite,alla fine non imminente ma tra qualche anno magari anche dieci se tutti smettessero di fare i piloti, e quindi di investire soldi, e diciamo anche far girare l'economia, perchè altrimenti l'economia si fermerebbe almeno per quel settore,quanti ne rimarrebbero?! Ergo, ecco che invece secondo il mio punto di vista,ripeto il mio giusto o sbagliato che sia, non sarà così, perchè la gente e le persone continueranno sempre ad investire i propri soldi e dopo aver conseguito i vari brevetti etc, magari stando a casa per 5/6/7 anni ....ma alla fine secondo me all'estero,un lavoro secondo me, a meno che sia imbranato, lo si deve trovare...Attenzione nessuno sta dicendo o contraddicendovi, è soltanto una riflessione vista a lungo...poi certo se uno conosce, oppure come spesso diciamo si trova al posto giusto al momento giusto ed ha un pizzico anzi tanta fortuna li non ci si può far niente...:-).qiondi anche Ergo, diciamo che oltre ad essere bravo in primis, devi anche avere tantissima ma tantissima fortuna, oppure come sento e ho letto nei vari commenti, bisogna avere un pò di soldi in più per pagarsi le assunzioni di un anno con TR e con un minimo di 500 ore!! grazie sempre a tutti!!

davidaz68
9th Sep 2013, 10:21
Sono daccordo. Io ho fatto il commerciale un po' di anni fa (nel 1991) e all'epoca gridavamo allo scandalo perche' alcune compagnie executive non pagavano i copiloti perche' "gli facevano fare esperienza". Guarda un po' dove siamo arrivati adesso! Credo che in futuro il problema non sara' se ci sara' bisogno o meno di piloti ma se varra' la pena farlo quando gia' adesso un FO che inizia prende di media quasi meno di quelli che salgono a pulire l aereo (col massimo rispetto per questi ultimi)
Guardati questo che magari ti chiarisce le idee:
Airline Pilot Crisis in the USA Part II (Destruction of an Occupation) - YouTube

comunque in bocca al lupo

shinners
9th Sep 2013, 11:54
Se vuoi andare in usa e stabilirti lì sposarti e tutto, allora sì puoi farlo, l'età non è un problema e nei prossimi anni ci saranno molte assunzioni (già sono in corso), ma è una bella scelta di vita (anche se basterebbe stare lì 5-6 anni non per sempre)....altre possibilità non ce ne sono al momento se non per conoscenze in paesi del terzo mondo (che non credo tu abbia) o per colpi di fortuna (ma io non ragiono mai per colpi di fortuna, perchè potresti stare anche 100 anni ad aspettare, non gioco nemmeno al superenalotto infatti).... credo che prima o poi si comincerà anche in europa a fare un po' di informazione e a far sapere al grande pubblico che nel settore ci sono centinaia di persone che spendono cifre importanti per un training che nel 90% dei casi non porta a nulla...... forse a quel punto le iscrizioni cominceranno a calare (com'è accaduto in usa già da parecchi anni)

tonik
9th Sep 2013, 22:29
Carriera sconsigliatissima perché la qualità della vita che ti verrebbe garantita nel caso fortuito che tu trovassi un lavoro è ogni anno peggiore.
Si va dai salari sempre più magri ai benefit sempre più striminziti ai turni di lavoro sempre più massacranti al pendolarismo perenne in posti sempre più lontani sia fisicamente che culturalmente alla perdita delle proprie consuetudini sciali, degli amici e spesso anche della famiglia.
La storia che verrà un tempo migliore con assunzioni massicce si sente ormai da un paio di decenni ma non se ne è mai vista nemmeno l'ombra, quello che però si vede quotidianamente sono aerei di compagnie occidentali pilotati da piloti della ex Europa dell'est o nord africa i quali lavorano tranquillamente per la metà di ciò che accetteresti tu, tanto pendolano con Timisoara o Rabat e laggiù anche 4mila euro per un comandante sono un bel gruzzolo.
E non abbiamo ancora incominciato a vedere i piloti cinesi, quindi il bello deve ancora venire.
Se io potessi tornare indietro mi metterei a studiare qualcosa di serio che mi desse degli sbocchi nei campi dell'ingegneria o della medicina ma visto che ormai non ho più la testa per certe cose sto cercando di imparare qualche mestierino manuale nel caso dovessi rimanere a piedi, e la cosa non è da escludere.

Adur75
10th Sep 2013, 13:20
stiamo messi male, e pensare che il nostro è uno dei pochi settori dove la Cina ci da una grandissima mano considerando che assumono al 90% solo expats, pensate quando (e non ci vorrà molto) avranno i loro piloti ed effettueranno una (GIUSTA) politica di localizzazione del lavoro...
altro che futuro roseo...

assodegliassi
10th Sep 2013, 15:01
Parlando di cina...una economia di tipo capitalista a fine espansione (matura) in genere movimenta per via aerea il 18 per cento medio circa della popolazione. In Cina adesso sono al 5 scarso. In questo stesso momento la PRC è occupata nel difficile compito di sventare la bolla immobiliare, tenere fredda l'inflazione, migliorare il reddito medio pro-capite e in definitiva realizzare l'incremento dei consumi interni che è essenziale per alimentare lo sviluppo. Considerato che il tasso medio di successo alle selezioni è al di sotto del 30 per cento netto, diciamo che per i prossimi 5 anni si sentirà carenza di comandanti. La prova è che gli stipendi aumentano ogni 2 mesi. Inoltre, per i meno informati, i colleghi cinesi guadagnano meno degli expat ma non tanto di meno e, a differenza nostra, vogliono smettere di volare entro i 55 anni. Inoltre siccome la "via socialista al capitalismo" è di molto centralizzata, la CAAC non permette la riduzione dei requisiti per l‘assunzione ed anzi è molto conservativa.
Per quanto riguarda le prospettive di lavoro, abbiamo vissuto negli ultimi anni la "tempesta perfetta" ovvero fortissima crisi economica i cui effetti peraltro dureranno ancora molto tempo unitamente all'elevazione nel 2008 della età pensionabile da 60 a 65 anni, della quale si sono avvantaggiate le vecchie cariatidi (come me).
Ad oggi i 65enni stanno arrivando ai nuovi limiti e, complice una moderata ripresa, Delta, Continental ed American Airlines stanno richiamando tutti i "furloughs" in giro per il mondo: ciò creerà ulteriori necessità nel Middle East e Far East. L'Europa continuerà a vedere i posti di lavoro diminuire nel settore ma la Russia dovrebbe nel frattempo aprire agli expat visto l'elevato ciclo espansivo.
Ciò detto mi guardo bene dal suggerire a chicchessia di iniziare questo percorso che comunque a me, nonostante le varie avventure e fallimenti, mi ha sempre consentito un reddito medio superiore ai miei compagni di scuola avvocati, medici ed ingegneri che non avessero già lo studio avviato dal padre, e con molto più divertimento; di certo non è una professione consigliabile a chi vuole stare vicino casa...la casa bisogna portarsela casomai dietro.
Chi vola vale...

RedBullGaveMeWings
10th Sep 2013, 16:02
L'importante è che per noi giovani wannabe ci sarà un'opportunità per iniziare, ovunque essa sia.

Certo, lavorare in una bella Alitalia sana sarebbe utopistico, ma ci si adegua:hmm:

ddfm
12th Sep 2013, 08:49
Il fatto di andare fuori è senza dubbio una prerogrativa,alla fine sto capendo, che ognuno racconta le proprie esperienze, fallimenti, successi etc...chi ha avuto successo può solo che parlare bene e dare consigli positivi, chi invece ha avuto brutte esperienze o fallimenti, di certo belle speranze ad altri non può dare...è un pò come dire, sai voglio studiare medicina e diventare primario, e l'altro dice , si ma sai come è messa la sanità qui in Italia, è tutta i crisi e bla bla soliti discorsi...e quindi neanche più medici alla fine dovrebbero esistere, perchè la sanità è in crisi...eppure le univesità sono piene di persone che le frequentano, non mi sembrano vuote!!!! Lo dico anche io nel mio piccolo con il mio lavoro se qualcuno mi venisse a chiedere, ma come hai fatto a fare questo, è difficile? ci posso provare? Ed io risponderei, lascia stare, è faticoso e c'è crisi, frase ormai di RITO sopratutto per noi Italiani.... Questo è vero, ma non impossibile ovviamente, come tutte le cose, venendo da anni di gavetta e da un altro settore a questo,assicuro bello tosto...forse quanto questo, posso dire che nulla è impossibile se uno ci crede veramente. Bisogna essere al posto giusto nel momento giusto, con tanta tanta bravura e anche svariata fortuna, quando tutti questi ingredienti riescono a mescolarsi, il gioco è fatto!!! certo a meno che sei un brachicefalo allora li non hai speranze alcune in nessun campo!!

FlyingTruckdriver
12th Sep 2013, 11:17
Che ci sia un esubero di piloti rispetto all'offerta di lavoro e' una certezza.
Le favole che ti raccontanto riguardo la necessita' di nuovi piloti sono vere a meta'. Quando parlano di un fabbisogno di X mila piloti nei prossimi anni (se non sbaglio erano cifre attorno ai 400k), chi ne da notizia si basa sull'aumento di aeromobili/voli e sul numero di pensionamenti. Quindi da una parte aumentano i posti, da un'altra si liberano posti. Per un totale di 4-500 mila nei prossimi anni.
A livello mondiale.
Mi chiedo se tengano conto di quelli gia' disponibili.
Ora, quanti sono i piloti a spasso nel 2013 ??? Tanti.
Quanti nuovi piloti vengono sfornati all'anno da tutte le scuole nel mondo ogni anno ? Troppi.
La somma algebrica di questi numeri ti dira' quanto convenga investire cifre vicine ai 100000 euro per diventare pilota. Mettendo poi nell'equazione il fattore esperienza, di quel tipo che vogliono le compagnie, della quale tu sarai sprovvisto, perche' questo sistema te ne preclude l'accumulo, ecco che proprio diventa difficile dar torto a chi ti sconsiglia l'impresa.
Ciao.

Tekor Bali
12th Sep 2013, 13:54
Ma appunto perchè hai fatto la gavetta dura per molto tempo in un altro settore, riusciresti a rifarla da zero in questo nuovo ambiente?
Io mi sto accorgendo che faccio davvero molta molta fatica ad accettare le condizioni che mi vengono imposte, dai turni impossibili ai giorni off cancellati all'impossibilità di organizzarsi una vita privata, agli stipendi che dopo 3 mesi ancora non arrivano e devi sentirti dire che comunque sei fortunato perchè uno straccio di lavoro lo hai trovato e c'è chi verrebbe al posto tuo gratis se non mi dovessero andar bene come stanno le cose. E io sono uno dei pochi "fortunati" (non so più se sentirmi così veramente) che uno straccio di impiego alla fine lo ha trovato. Freelance come paga e contratto ma dipendente come compiti doverie obblighi! Che amarezza

FlyingTruckdriver
12th Sep 2013, 14:05
Io sono totalmente dipendente ma piu' o meno i discorsi sono questi...
E poi, ricordatevi che col tempo la voglia di volare passa... E quello che rimane e' un lavoro.
Lavoro che per quanto appassionante non e' comunque un hobby.

assodegliassi
12th Sep 2013, 21:42
[QUOTE] E poi, ricordatevi che col tempo la voglia di volare passa... E quello che rimane e' un lavoro./QUOTE]
Certamente è un lavoro, ma a me la voglia di volare non è ancora passata...sicuro di aver scelto la carriera giusta?
Chi vola vale....forse.

ddfm
13th Sep 2013, 07:17
Beh non ti nascondo che dopo aver fatto per anni la gavetta,rimettermi in gioco non è uno scherzo,ho pensato a questo e sono arrivato alla conclusione che,ognuno di noi è fatto a modo proprio,io per esempio ho un carattere forte e deciso e se mi impunto in una cosa faccio di tutto per di ottenerla. Se ci saranno dei sacrifici ben vengano ,mi piace mettermi in gioco,..sono fatto così,è il brivido che mi fa andare avanti che mi fa la forza di alzarmi ogni giorno.La monotonia mi uccide,mi deprime dentro. Molte persone che conosco si accontentano della vita che hanno o che fanno,io no...!!!La passione del volo ce l'ho da quando sono piccolo e non mi è ancora passata,passione è passione,resta sempre dentro!mi dirà male un domani ,pazienza ho sognato,ma almeno il sogno non è rimasto nel cassetto. Per quanto riguarda gli stipendi ?!non mi importa i soldi servono solo per vivere dal momento che paghi casa che ti alimenti per me già è abbastanza...magari potranno arrivare in seguito,ben accetti ,dopo tutti i sacrifici fatti!!bisogna sudarsi le cose fino all'ultimo,perché nessuno ti regala nulla.ho sentito dire da molti ,non sono riuscito a passare le selezioni per ben 5 volte lascia stare è difficile, c'è crisi bla bla ...ho notato che la maggior parte di persone incolpano il sistema per come gira male,però nessuno si fa un esame di coscienza e dice,non è che forse ho qualche problema io e non sono adatto per questo lavoro ?!?

mau mau
13th Sep 2013, 08:08
Non capisco il senso della tua firma "chi vola vale"

FlyingTruckdriver
13th Sep 2013, 08:16
La carriera giusta, al momento direi di no: mio fratello medico se la passa sicuramente meglio, sia a livello di soddisfazioni, che di stipendio, che di vita sociale.
La cosa che in assoluto mi piace di piu' fare, certamente si.
La voglia di volare non mi e' passata, mi e' passata la voglia di mettere il volo sempre e comunque davanti a tutto. E questo, prima o poi succede a chiunque.
Non so se questa volta sono stato piu' chiaro.

bufe01
13th Sep 2013, 08:50
Qualche tempo fa in un thread simile qualcuno avrebbe detto cose tipo se hai un sogno perseguilo, non bisogna rimanere con il rimpianto, non dar retta ai soliti pessimisti etc.
Come vedi ora é un coro unanime, purtroppo.

cucuotto
13th Sep 2013, 12:54
edit mod user banned

flydive1
13th Sep 2013, 14:35
Qualche tempo fa in un thread simile qualcuno avrebbe detto cose tipo se hai un sogno perseguilo, non bisogna rimanere con il rimpianto, non dar retta ai soliti pessimisti etc.
Come vedi ora é un coro unanime, purtroppo.

Forse i qualcuno si sono anche stufati un po' e hanno deciso di lasciar che ci si pianga addosso, visto che sembra piacere.;)

Tekor Bali
13th Sep 2013, 15:25
Non e' che piace piangersi addosso, ribadisco che ognuno parla in base alle proprie esperienze e condizioni. Ma perche' sempre a rispondere per provocare o cercare lo scontro o sfottere! Altrimenti ognuno metta in piazza tipo di attività, stipendi, turni e qualita' della vita e ne parliamo! Chi sta bene di certo si lamenterà di meno, credo..

assodegliassi
13th Sep 2013, 15:40
Pensa se avessi avuto la fantasia che mostri tu nei nick.
Chi vola vale....forse.

assodegliassi
13th Sep 2013, 15:45
Non capisco il senso della tua firma "chi vola vale"
È un pezzo di un motto legato alla storia della aviazione italiana: una piccola ricerca nel caso te ne mostrerà i dettagli. Io ho solo aggiunto l'avverbio "forse" al termine della sentenza.
Chi vola vale...forse.

flydive1
13th Sep 2013, 15:46
Non e' che piace piangersi addosso, ribadisco che ognuno parla in base alle proprie esperienze e condizioni. Ma perche' sempre a rispondere per provocare o cercare lo scontro o sfottere! Altrimenti ognuno metta in piazza tipo di attività, stipendi, turni e qualita' della vita e ne parliamo! Chi sta bene di certo si lamenterà di meno, credo..


Nessuna provocazione, ricerca di scontro e mi piacerebbe tu mi indicassi dove io abbia mai sfottuto su questo argomento.

Ho più volte espresso la mia opinione al riguardo.

Non mi piace vedere il diffuso pessimismo e leggere gente che odia il proprio lavoro, come sopra.

Mettere in piazza la mia situazione non porterebbe niente alla discussione( a parte il fatto che non ancora perso la passione per il mio lavoro.)

Tekor Bali
13th Sep 2013, 16:25
Scrivere "lasciar che ci si pianga addosso" non è proprio carino,no?
Uno puó magari essere amareggiato e inca..ato per la situazione legata al proprio lavoro ed esprimerlo qui, non sconsigliando chi vuole iniziare ma solo riportando la sua esperienza.
Tutto qua.

claser111
13th Sep 2013, 16:30
Anche chi sta bene, con un buon stipendio + benefits, alla fine si lamenterà sempre di qualcosa che non va. Anche nelle migliori compagnie le condizioni stanno peggiorando. Il punto non è che odiamo il nostro lavoro, ma di anno in anno le condizioni cambiano, si lavora di più e ti pagano di meno, sei costretto ad emigrare, paesi lontani e culture diverse, lontano da parenti ed amici, sei sottoposto a check ogni sei mesi, devi salvaguardare la tua salute perché anche se hai il colesterolo alto rischi di essere fermato alla visita medica, lavori a Natale, Capodanno oppure ti fai tutta l'estate senza un giorno di ferie, sveglie all'alba o voli notturni, riposi minimi e chi più ne ha più ne metta...se questo non è amare il nostro lavoro.

TheWrightBrother&Son
13th Sep 2013, 19:43
Mi sembra di aver letto che FAA autorizzi ora l'uso di antidepressivi per piloti commerciali.
Forse ha a che vedere con il pilot shortage locale (non ne so proprio una mazza a riguardo quindi, prego, non azzuffatevi per contraddirmi),
O che forse senza da quelle parti (e in Europa come andiamo?) ormai non si tiri più la carretta transonica?
E quel film? Flight, va bene, magari non proprio realistico nel roll con il braccio sul finestrino (avente presente? Mitica! Io ho chiesto di farla al sim, non vi dico il risultato. Ma il volo rovescio con il braccio agganciato al maniglione guardando il copilota è una delle cosa da provare nella vita, dei proficiency checks ), però chissà perché si son andati a prendere un pilota come protagonista derelitto.
Fate vobis. Solo uno spunto.
Ed ora rileggendo mi rendo conto che forse non si capisce nemmeno dove voglia andare a parare. Beh, il tutto è per sottolineare come (ma a quanti? Sempre di più? Forse sarebbe proprio questo il dato interessante) anche diventando pilota di linea, non è che tutto poi sia fiori intorno. Come in ogni cosa.

Ciao, meglio uscire

JQKA
15th Sep 2013, 23:31
Non dar adito a chi ti sconsiglia, vuoi fare questa professione, se sei determinato ed hai le possibilità vai avanti e non fermarti.
Qualsiasi sia la professione, qualsiasi sia la compagnia, troverai sempre gente infelice, o gente che sconsiglia .
Io mi sono trovato bene in alcune realtà, peggio in altre, ma è ovvio alla fine comunque lo stipendio lo portavo a casa, a volte meno, a volte di piu...a volte addirittura nulla x mesi...quindi fai te...
-ma la passione, il piacere di volare, sentirti contento e alzarti fresco anche quando sai che alle 2 di notte hai la sveglia questo è quello che conta-

Ho colleghi che sono all'estero e sono contentissimi...malgrado la lontananza ,alcuni, della famiglia....e da quando si sono stanziati li,2007/2009 sono li ancora....
invece ho altri colleghi ancora la minoranza che ha volotu rimanere per cercare un posto in Europa, saltando da contratti a contratti, da paese a paese, passando svariai mesi anche a casa, firmando qua e la qualke contrattino misero per rimanere current e alla fine rimpiangere e scrivere che questa professione fa schifo, che di qua...che di la.....
spero tu abbia capito cio che voglio dirti....;)

"Expect people to be better than they are; it helps them to become better. But don't be disappointed when they are not; it helps them to keep trying."
Merry Browne,
writer

tonik
16th Sep 2013, 22:32
Non ho più 20 e nemmeno 30 anni ma di più , non ho più 3 o 4 mila ore ma parecchie di più, non ho più 2 o 3 strisce ma 4, non ho lavorato per un paio ma per svariate compagnie, non mi sono limitato ad Italia o Europa ma sono finito ben più lontano, non ho fatto solo il corto o solo lungo ma entrambi, non ho volato solo sul bus o il Boeing ma su entrambi, non ho più 2 o 3 amichette ma una moglie e dei figli, non ho più un hobby chiamato fare il pilota ma ho un lavoro.
E questo lavoro è sempre più faticoso, impegnativo,bistrattato,denigrato ed economicamente meno attraente man mano che passano gli anni.

Crescendo si impara che l'unica cosa che veramente conti è la salute e la qualità della vita che si conduce e purtroppo il lavoro del pilota sta inesorabilmente perdendo quegli attributi che una volta gli permettevano di essere una delle professioni che garantissero tali caratteristiche.

taita
17th Sep 2013, 00:18
Non ho più 20 e nemmeno 30 anni ma di più , non ho più 3 o 4 mila ore ma parecchie di più, non ho più 2 o 3 strisce ma 4, non ho lavorato per un paio ma per svariate compagnie, non mi sono limitato ad Italia o Europa ma sono finito ben più lontano, non ho fatto solo il corto o solo lungo ma entrambi, non ho volato solo sul bus o il Boeing ma su entrambi, non ho più 2 o 3 amichette ma una moglie e dei figli, non ho più un hobby chiamato fare il pilota ma ho un lavoro.
E questo lavoro è sempre più faticoso, impegnativo,bistrattato,denigrato ed economicamente meno attraente man mano che passano gli anni.

Crescendo si impara che l'unica cosa che veramente conti è la salute e la qualità della vita che si conduce e purtroppo il lavoro del pilota sta inesorabilmente perdendo quegli attributi che una volta gli permettevano di essere una delle professioni che garantissero tali caratteristiche.

Condivido in pieno .
Per quanto riguarda il pilotone coreano ti rimando al trd incidente SFO così ti fai da solo una idea da chi viene il consiglio 😀