PPRuNe Forums - View Single Post - Mancano i piloti, compagnie in crisi «In Europa ne servono oltre 50 mila»
Old 30th Jul 2017, 09:18
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EI-PAUL
 
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Originally Posted by Flyfede80
EI-...non sto dicendo dove è il giusto e dove è sbagliato ma, ti domando: chi decide il valore reale in termini economici del pilota? Il mercato? Ovvero...CEO...AD..manager e azionisti...e chiaramente i bilanci delle compagnie aeree...tutto questo sistema e' cambiato negli ultimi 30 anni e chiaramente si sono dovute adeguare tutte le variabili economiche in ballo, il fenomeno low cost o meglio milioni di passeggeri e migliaia di nuovi aerei e quindi concorrenza (rispetto a 30 anni dove volare era per pochi e pochissime le compagnie aeree private)...in primis i prezzi dei biglietti e quindi dei revenue e di contro le spese. Non fa testo per ora il Golfo con la benzina a gratis...finché dura. Non sto dicendo che e' una cosa positiva...ma non si torna più indietro e il lavoro del pilota, pur rimanendone le responsabilità, sarà mediamente pagato meno per consentire al sistema di sopravvivere...i giovani piloti non c'entrano nulla...e per fortuna che c'è lavoro e sembra un buon momento per iniziare questo stupendo lavoro...che, nel tempo, dopo la giusta gavetta, porta anche ad una buona retribuzione...a mio parere.

n30: mangiare, dormire e viaggiare lo devi fare comunque a 20 anni, a prescindere se fai il corso ATPL, università, lavori o stai a casa a giocare alla play...e' un investimento...concordo con te...qui dentro bene o male credo tutti li abbiano spesi e sono qui ancora a fare questo lavoro e vivere la loro vita...non è facile...ma non impossibile...
Assolutamente d'accordo con FORD.
Flyfede, premetto che nessuno mette in discussione la bellezza di questo mestiere tanto meno la passione che ci vuole per farlo; bisogna però sempre tenere presente, soprattutto i più giovani, che è proprio questa passione che ci fotte.
Non posso essere più in disaccordo con te quando dici che, a decidere il mio stipendio, dovrebbe essere un AD o CEO in base al bilancio, che è anche misura di quanto bene lui sia riuscito a fare il SUO lavoro, non il io MIO.
Anche perché, se quello che dici è vero, oggi coloro che guadagnano di più col trasporto aereo dovrebbero anche essere quelli che pagano di più i propri dipendenti, ed è palese che non è così.
Se a decidere la mia remunerazione fosse solamente un AD/CEO ci ritroveremmo ad essere pagati 10 euro l'ora lavorando a cottimo.
La remunerazione la decide una negoziazione tra le parti, Azienda e Rappresentanza - preferibilmente all'interno di un solco già scavato che dovrebbe essere un contratto di categoria - e certo anche il mercato.
Ora, senza dilungarci in troppi tecnicismi "politici", in Italia la rappresentanza si è visto che fine ha fatto nel referendum AZ.
Il mercato è la stessa entità, inquinata dai burocrati Europei, che permette a varie scuole e scuolette di speculare sulla passione di cui sopra e di fare tanti soldi sulla formazione, producendo quantità di piloti "semiformati" ben maggiore alla reale richiesta e commissionando articoli come quello oggetto della discussione per paura che la macchina si inceppi, ma piangendo poi lacrime di coccodrillo quando qualcosa va storto.
Ripeto, il potere contrattuale ed il valore reale della professionalità lo si vede lì dove di professionalità ed esperienza c'è bisogno.
A mio avviso, il "sistema Europeo" lo si disintossica solamente tornando a fare selezione vera, assumendo quando e quanto serve e lasciando l'onere della formazione a chi ha bisogno della figura professionale, assicurando quindi l'iter formativo, visto che nessuno sarebbe così masochista di investire denari su un prodotto che rischia di fare cilecca.
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